domenica 1 febbraio 2015

Campidoglio, gli 11 «irriducibili» dei rimborsi “d’oro”

Il Comune continua a pagare i consiglieri per il lavoro privato. Il capogruppo Panecaldo «È ora di finirla» Da Valentina Grippo (Pd) a Imma Battaglia (Sel), fino a Roberto Cantiani (Ncd) assunto nel bar di famiglia

ROMA - Valentina Grippo, Pd, a luglio 2014 è costata all’amministrazione seimila euro, e il livello del suo «stipendio privato» si mantiene costante, ora cinque ora seimila euro; Roberto Cantiani, Ncd, lavora al bar di famiglia, in Prati, «regolarmente a busta paga dal 2002»; Cosimo Dinoi, Cantiere Italia, per il suo lavoro privato fin quando è stato alla «Adl gestioni manageriali» è costato alla città 1.900-2.900 euro al mese: poi, a ottobre 2014, con la «EcoNike srl» il rimborso è arrivato a 4.304 euro.

L’articolo

Sia chiaro, è tutto a norma di legge: l’articolo 80 del Testo unico enti locali, infatti, prevede che il datore di lavoro del consigliere possa chiedere all’amministrazione il rimborso dello stipendio pagato al lavoratore-consigliere comunale. Si chiamavano «rimborsi d’oro», una volta: perché una decina d’anni fa quando il Corriere raccontò la diffusione del fenomeno, dalle amministrazioni comunali fino alle comunità montane, alcuni consiglieri provinciali una volta eletti s’erano fatti assumere da amici e parenti (la Procura aprì un’inchiesta e rinviò a giudizio oltre 40 persone, tra politici e imprenditori); anche al Comune i casi non sono mancati, con Alemanno sindaco i consiglieri «rimborsati» erano 19: tra i casi più noti quello di Giorgio Ciardi (Pdl), delegato alla Sicurezza, che dopo l’ elezione fu assunto dalla società amministrata dal fratello di Samuele Piccolo, allora vicepresidente Pdl dell’Aula. Adesso i consiglieri rimborsati sono 11. I dati (decreto Monti sulla trasparenza) si trovano sul sito del Comune: informazioni relative al 2014.

Ecco l’elenco

Erica Battaglia, Pd, al «Consorzio sociale Coin» è costata alla città 2.500 euro per gennaio e febbraio, 918 euro a marzo, 3.200 euro da aprile a giugno; Imma Battaglia di Sel, invece, con «Meware srl»: rimborsi per 27 mila euro per «ottobre, novembre e dicembre» 2013, 18 mila da gennaio a marzo, 10 mila da luglio a settembre; Roberto Cantiani alla «Cantiani srl»: 8.235 euro da gennaio a giugno 2014, «assunto dal 2002»; Massimo Caprari, Centro democratico: 6.500 a luglio, 3.100 ad agosto, 7.497 a settembre; Svetlana Celli: 2.010 euro tra luglio e ottobre; nell’elenco c’è Alessandro Cochi, non più consigliere; Orlando Corsetti, Pd: 20 mila euro da luglio a dicembre 2013; Cosimo Dinoi, 4000 euro a ottobre; Luca Giansanti, Lista Civica, da febbraio a giugno «costa» tra i 2.400 ai 2.700 euro, a luglio 4.456,48 euro; di Valentina Grippo il dato più recente è giugno 2014: 5.020 euro; Franco Marino, Lista civica e dipendente Unicredit: 8.859 euro per gennaio, febbraio e marzo e 14.255 per aprile, maggio e giugno; Gianni Paris, Pd, 7.500 da gennaio a marzo e ottomila da aprile a giugno; Ilaria Piccolo 6.345 euro da giugno ad agosto. «Sarebbe ora di passare all’indennità come previsto dal decreto Roma Capitale - dice il portavoce della maggioranza, Fabrizio Panecaldo, Pd - ciò permetterebbe all’amministrazione di risparmiare e al consigliere di chiedere l’aspettativa dal lavoro privato». 

FONTE: Alessandro Capponi (corriere.it)

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