venerdì 16 marzo 2012

Tariffa rifiuti con il quoziente sconti per centomila famiglie


Coinvolgeranno quasi centomila famiglie romane le agevolazioni sulla tariffa rifiuti con l’applicazione del quoziente familiare, per il quale nel 2012 il Campidoglio metterà in bilancio 27 milioni, sette in più dello scorso anno. «Per il calcolo della Tia si utilizzerà un nuovo indice Isee, che tenga in conto la numerosità del nucleo - spiega Gianni Alemanno - Il quoziente servirà a colmare l’anomalia di questa tariffa che, paradossalmente, penalizza chi ha maggiori carichi familiari».
Un’iniziativa analoga a quella già stabilita, a livello nazionale, sull’Imu. Lì il governo ha deciso di inserire una detrazione base (sulla prima casa) di 200 euro a famiglia, più 50 per ogni figlio di età non superiore a 26 anni, fino a un massimo di 400 euro di sconto complessivo.
Tra le iniziative sociali inserite nel bilancio di previsione, ci sono anche i quindici milioni di fondi per l’occupazione: «Dieci milioni serviranno a finanziare bonus a favore delle aziende che assumono a tempo indeterminato lavoratori che prima avevano contratti precari», sottolinea il sindaco. Gli altri cinque saranno invece specificamente indirizzati ai giovani, con bandi per la creazione di imprese e contributi per il servizio civile nel mondo dell’associazionismo. Strumenti, questi, decisi con l’intenzione di intervenire contro la crisi economica.
«Inoltre non aumentano le tariffe e non viene tagliata la spesa sociale - aggiunge Alemanno - E ci sarà un grande impegno nella lotta all’evasione fiscale: tutto quello che verrà recuperato verrà utilizzato per ridurre l’Imu sulla prima casa e alleggerire il peso di questa tassa decisa dal Governo».
Preoccupazione è stata espressa dai sindacati: «Ci sono 800 milioni di tagli - commenta il segretario della Cgil di Roma e Lazio Eugenio Stanziale - Crediamo che un risanamento importante, ma senza una idea di crescita della città, rischierà di mettere in ginocchio ancora di più le fasce deboli». Secondo la Cgil «Roma ha già l’Irpef più alta: diminuita, va applicata la progressività». 

FONTE: Fabio Rossi (ilmessaggero.it)

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