Si comincia lunedì 23 luglio con i due lotti di Ponente. Le aree di sosta, per un totale di 3967 posti auto, saranno gestite dalle cooperative sociali. Marchesi, PdL: “Si combatte il fenomeno dell’abusivismo e si creano nuovi posti di lavoro: invito i balneari a diminuire i costi di lettini e ombrelloni”
Da lunedì 23 luglio saranno operativi i primi parcheggi a pagamento sul lungomare di Ostia. Si comincerà dai due lotti situati a Ponente, quelli compresi tra via Avegno, al porto turistico, fino a piazza Scipione l’Africano e via delle Repubbliche Marinare, per poi proseguire fino a lungomare Amerigo Vespucci, interessando così tutto il litorale dove affacciano gli stabilimenti balneari, le discoteche e i ristoranti. In totale i lotti sono diciannove e saranno gestiti dalle cooperative sociali che si sono aggiudicate il bando. Si tratta di 3967 posti auto, il cui costo è variabile: 2 euro per l’intera giornata e 4 euro per la notte, dalle 21 alle 6. Sette giorni su sette.
Le aree saranno delimitate da una striscia bianca, a sua volta segnata da un’unica striscia gialle e da appositi cartelli. Per riscuotere i 2 euro di sosta ci saranno gli addetti delle cooperative sociali, che dovrebbero essere una decina, come informa Pierfrancesco Marchesi, presidente della commissione lavori pubblici del municipio XIII, che si sono aggiudicate il bando. I parcheggiatori autorizzati saranno riconoscibili perché indosseranno un’apposita pettorina e dei cappelli della cooperativa. Saranno esentati dal pagamento i residenti del lungomare: a questo riguardo, informa sempre Marchesi, è stato avviato un iter speciale che sarà reso noto a breve.
Secondo il presidente Marchesi, il pagamento di 2 euro per un’intera giornata è una cifra senz’altro accessibile da visitatori e turisti. Del resto, la tariffazione della sosta, che qui a Ostia ha sollevato un vero e proprio putiferio politico, avviene ovunque nel resto del Belpaese senza che vi siano strascichi o polemiche. Inoltre il progetto, che è ancora in via sperimentale tanto è vero che ci sono stati dei ritardi e che in previsione vi sarebbero dei rallentamenti sia a livello di segnaletica orizzontale sia verticale per il suo prosieguo, sarebbe utile a combattere la piaga dell’abusivismo, quel triste fenomeno che praticamente obbliga gli automobilisti a pagare una sorta di “pizzo”. Una cifra fino a 5, 6 euro per la “custodia” dell’auto. In caso di diniego, i parcheggiatori danneggiano senza tanti complimenti la vettura. “Io preferisco pagare 2 euro per avere la macchina custodita da una persona preposta piuttosto che da chissà chi”, nota Marchesi.
Ma ci sarebbe anche un altro importante aspetto in tutta questa “operazione”. “Con l’affidamento alle cooperative si vengono a creare nuovi posti di lavoro. Almeno duecento”, spiega Marchesi, “senza contare che le aree di sosta interessate dalla zona della movida, dove si trovano i locali notturni, lavoreranno anche di notte. E dunque i lavoratori faranno i turni a rotazione”. Ma delle polemiche e delle critiche di chi sostiene che i parcheggi a pagamento allontanano i clienti? “Ai balneari dico che dovrebbero loro per primi diminuire i costi dei servizi”, risponde il consigliere della maggioranza: “oggi un lettino costa fino a 16 euro e un ombrellone 10 euro. Al giorno, naturalmente. Perché non abbassano i prezzi?”, attacca deciso Marchesi.
Contro il bando si era creato nei mesi scorsi un fronte unito e trasversale. “No” alla sosta a pagamento avevano tuonato le forze della sinistra, La destra e CasaPound, i comitati cittadini e le associazioni. Né era mancata la ferma opposizione dei balneari, prima tra tutti il presidente di Assobalneari Roma, Renato Papagni, che aveva contestato la delibera, che aveva anche spaccato la maggioranza, in quanto nella sua stesura gli imprenditori non erano stati coinvolti. C’erano state una marea di proteste. Di iniziative, ricorsi e polemiche. Ma invano. E lunedì si parte.
FONTE: Maria Grazia Stella (ostiatv.it)
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