domenica 23 marzo 2014

Carlo Saraceni, il Veneziano che ritorna da Roma

Per la seconda edizione una breve guida e un allestimento nuovo, in un confronto con la pittura veneta del suo periodo.

La prima grande mostra antologica del pittore seicentesco Carlo Saraceni, ospitata presso il Museo Nazionale di Palazzo Venezia a Roma, si è conclusa lo scorso 2 marzo. A grande richiesta giungerà ora a Venezia, in un'edizione rinnovata che sarà ospitata alle Gallerie dell’Accademia dal 22 marzo al 29 giugno 2014. 

"Carlo Saraceni. Un Veneziano tra Roma e l’Europa", è un'esposizione ideata da Rossella Vodret e curata da Maria Giulia Aurigemma, e sarà allestita in questa seconda sede attraverso un percorso specifico, appositamente concepito per sottolineare i legami del pittore con l’entroterra veneto e con la città lagunare, dove nacque nel 1579 e morì nel 1620.  

Il Saraceni fu uno dei più precoci e importanti interpreti di Caravaggio e contribuì alla diffusione del linguaggio caravaggesco attraverso un'originale sintesi con il tradizionale cromatismo del '500 veneto. A circa vent’anni egli avviò una fortunata attività nella Capitale, dove si guadagnò l'appellativo di “Veneziano”. Chiamato per compiere un telero per Palazzo Ducale, rientrò poi nella sua città natale, ma morì a distanza di pochi mesi. 

Oltre ad una sessantina di opere già presentate a Roma, l'edizione veneziana è arricchita da importanti lavori. Tra questi compaiono il disegno raffigurante "Andromeda" del Gabinetto disegni e stampe delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, che sarà posto a confronto con il piccolo dipinto giovanile di Saraceni di analogo soggetto, il  "San Rocco" della Galleria Doria Pamphilj accostato al "San Girolamo" di Jacopo Bassano e il dipinto della "Maddalena penitente" della Pinacoteca Civica di Vicenza, accostato ad altre due versioni della stessa. 

In occasione dell’edizione veneziana, oltre al catalogo ufficiale già presente a Roma sarà stampata una breve guida, curata da Roberta Battaglia. 

FONTE: E. BRAMATI (arte.it)

Nessun commento:

Posta un commento