sabato 31 maggio 2014

Immigrazione, soccorsi e trasferiti in Sicilia circa 3.300 profughi

Immigrazione, soccorsi e trasferiti in Sicilia circa 3.300 profughi

Un vero e proprio esodo verso le coste dell'isola. Impegnate le navi della Marina militare nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum. Salvini: "Basta Mare Nostrum, basta morti"

Afflusso inarrestabile sulle coste siciliane. Sono circa 3.300 gli immigrati soccorsi e trasferiti in Sicilia, secondo quanto riferisce la Marina militare.  Nel dettaglio, il rimorchiatore Asso 25 ha soccorso circa 1.300 immigrati e un motopesca al largo di Marina di Ragusa ha tratto in salvo 250 persone. L'Asso ha fatto poi rotta su Pozzallo scortato da nave "Libra" della Marina militare che trasporta altre 450 persone soccorse ieri nel Canale di Sicilia, nell'ambito dell'operazione Mare nostrum. Nella notte oltre 200 migranti sono stati soccorsi a sud di Lampedusa da nave San Giorgio, tra loro, spiega il sindaco Giusi Nicolini che monitora la situazione nell'isola, 29 donne (tre in gravidanza) e 12 bimbi: "Il nostro centro è chiuso e ripartiranno nel pomeriggio". Altri 266 erano già sull'isola. A garantire assistenza ai migranti sono stati i militari dell'Esercito impegnati nell'operazione "Strade sicure".

Sono attesi per oggi a Porto Empedocle altri 37 immigranti soccorsi nel Canale di Sicilia. Intorno alle 14, nella rada della cittadina dell'Agrigentino, arriverà la nave "Euro" della Marina militare con a 530 persone.  Tre ore e mezza più tardi sarà il pattugliatore della Guardia costiera "Peluso" a fare il suo ingresso in porto con 307 migranti. Le operazioni di sbarco saranno coordinate dalla sala operativa della Capitaneria di porto, con l'ausilio delle altre forze di polizia.

Il segretario della Lega Matteo Salvini ha annunciato che andrà in Sicilia per dire no all'operazione Mare Nostrum: "Altre migliaia di clandestini in arrivo in Italia...Basta!!! Quanti altri morti si dovranno piangere? Quanti altri milioni si dovranno buttare via? Tra qualche giorno andrò in Sicilia per dire stop a Mare Nostrum", scrive Salvini sul suo profilo Facebook. Anche il governatore lombardo Roberto Maroni si unisce alla protesta di Salvini:  "Ondata di sbarchi in Sicilia, in arrivo in 3.300. Effetto Mare Nostrum, disastro annunciato". 

FONTE: repubblica.it

giovedì 29 maggio 2014

I SELFIE DIVENTANO D'AUTORE, UN ALGORITMO LI TRASFORMA IN SCATTI ARTISTICI


I selfie diventano d'autore, un algoritmo
li trasforma in scatti artistici

selfie possono diventare delle opere d'autore. Basta unalgoritmo che conferisce anche allo scatto più banale lo stile dei più grandi fotografi ritrattisti come Richard Avedon, Diane Arbus e Martin Schoeller. 
La nuova tecnica di foto-ritocco è stata sviluppata dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston insieme ai colleghi dell'università della Virginia e sarà presentata in agosto in occasione di Siggraph, la più grande conferenza sulla grafica computerizzata negli Stati Uniti. Al progetto stanno collaborando anche gli esperti di Adobe Systems, con l'obiettivo di trasformare l'algoritmo in un'applicazione per smartphone.
 
Il nuovo programma è capace di rielaborare l'autoscatto 'rubandò lo stile professionale ad un ritratto fotografico d'autore in cui il volto del protagonista presenti delle similitudini facilmente combinabili con le nostre (altrimenti si corre il rischio di stravolgere il viso con effetti bizzarri, come la sovrapposizione di rughe sulla faccia di un bambino). Grazie ad un comune software di riconoscimento facciale, il sistema mette in corrispondenza i punti chiave dei due volti (occhi con occhi, barba con barba, pelle con pelle) e trasferisce lo stile desiderato, pezzo dopo pezzo. Il risultato è garantito, visto quanto è stato ottenuto dai ricercatori sperimentando la tecnica su 94 foto prese dal sito di photo-sharing Flickr.
Con questo metodo è possibile ritoccare anche i video: si ottengono risultati decisamente migliori rispetto alle attuali tecniche che, invece del trasferimento su scala locale, usano parametri globali come l'esposizione e il contrasto.

FONTE: leggo.it


mercoledì 28 maggio 2014

Alfano: 40mila migranti sbarcati in Italia da inizio anno


Angelino Alfano

In questi primi cinque mesi del 2014 sono sbarcati 39.538 migranti sulle coste italiane. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, in audizione al Comitato Schengen. Lo scorso anno gli arrivi complessivi hanno toccato quota 43 mila, un numero che sarà presto superato quando ancora deve finire il primo semestre del 2014.

Obbligo di accoglierli «Sulla stima degli arrivi nel 2014 - ha spiegato Alfano - bisogna attenersi alla prudenza, ma la pressione migratoria è molto alta e il trend in crescita». La maggior parte dei migranti che arrivano, ha ricordato il ministro, «chiedono protezione e quindi c'è l'obbligo di accoglierli, ma questo obbligo è dell'Europa non del singolo paese».

I numeri Alfano ha quindi ribadito la necessità di rafforzare Frontex e di spostare in Italia la sede. Sarà, ha osservato, «uno dei temi del nostro semestre di presidenza europea, ci batteremo con forza». Alfano ha poi riferito che i posti dello Sprar (Sistema di accoglienza per richiedenti asilo) sono arrivati a quota 12 mila e tra breve aumenteranno a 20 mila.

Piano nazionale C'è, ha aggiunto, «un piano nazionale di distribuzione dei migranti con la condivisione di Regioni, Province e Comuni». Quanto agli stranieri che abbandonano i centri, per il titolare del Viminale «è improprio parlare di fughe. Si tratta di allontanamenti spontanei dettate dall'esigenza dei migranti di spostarsi in paesi diversi dal nostro». Alfano ha infine rinnovato l'invito alla comunità internazionale «a montare le tende in Africa e fare lì l'accoglienza primaria per queste persone».

FONTE: ilmessaggero.it

martedì 27 maggio 2014

Ucraina, a Donetsk infuria la battaglia I ribelli: almeno cento morti, metà civili Kiev alle milizie: “Arrendetevi o morte”


Persi i contatti con il team Ocse. Putin chiama Renzi: «Sì al dialogo con Kiev». Le salme del fotoreporter Andy Rocchelli e di Mironov torneranno presto a casa

Kiev ha lanciato un ultimatum ai separatisti filo-russi a Donetsk, nell’est del Paese. «Resa o morte», ha spiegato all’agenzia russa Ria Novosti Vladislav Seleznyov, un portavoce del comando che coordina l’operazione «antiterrorismo» lanciata lunedì dal governo ucraino. «Il comando garantisce la sicurezza a coloro che sono disposti a deporre le armi», ha spiegato il portavoce, aggiungendo che chi non si arrenderà sarà «colpito con armi ad alta precisione». Alcune ong russe per i diritti umani, tra le quali il Presidential Council for Civil Society and Human Rights- scrive Itar-Tass - hanno fatto appello per la creazione di corridoi umanitari e garantire l’evacuazione dalla città di «bambini, donne e anziani».  

La situazione nel Paese è rovente. Si contano decine di vittime nelle fila dei ribelli e almeno un centinaio di persone (tra cui metà civili) sarebbero morte secondo i miliziani da lunedì a Donetsk.  
Così Alexander Borodai primo ministro dell’autoproclamata repubblica del Popolo di Donetsk, citato dall’agenzia stampa russa Ria Novosti: «Abbiamo perso 50 miliziani. Molte persone sono rimaste ferite quando l’esercito ucraino ha attaccato due camion che trasportavano i feriti dall’area degli scontri nell’aeroporto. Almeno 15 persone sono morte in questa occasione». A questi si aggiungono circa 50 civili che sarebbero rimasti uccisi quando le truppe ucraine hanno aperto il fuoco contro le milizie filorusse che si stavano ritirando nei distretti residenziali.  

Nel tentativo di riprendere il controllo delle installazioni aeroportuali, le forze leali a Kiev hanno sferrato lunedì un attacco aereo in piena regola, a cui avevano preso parte anche caccia ed elicotteri. E oggi le forze speciali ucraine - fa sapere il ministro dell’Interno Avakov - avrebbero ripreso il pieno controllo dell’aeroporto di Donetsk, che lunedì era stato assalito dai miliziani filo- russi, e hanno distrutto un accampamento delle milizie ribelli nella vicina Lugansk. 

La missione Osce - rende noto l’organizzazione di Vienna - ha perso da ieri sera i contatti con la sua unità a Donetsk. Nell’unità destinata a una missione speciale di monitoraggio, ci sono membri internazionali di cui però non è stata data la nazionalità. Sono oltre 1000 gli osservatori Osce in Ucraina arrivati per monitorare le elezioni di domenica scorsa vinte dal miliardario Petro Poroshenko. Gli osservatori dell’Osce, con i quali non si hanno più contatti, sono quattro, di nazionalità turca, svizzera, estone e danese.  

Sono state recuperate a Kharkov le salme di Andrea Rocchelli e Andrej Mironov, i due reporter uccisi sabato nell’est dell’Ucraina. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, nel corso di un’audizione alle Commissioni congiunte Esteri e Difesa di Camera e Senato a Montecitorio. «Le salme saranno trasferite a Kiev, da lì quella di Rocchelli sarà trasferita in Italia nelle prossime ore».  

Mosca, in una telefonata tra il leader del Cremlino Vladimir Putin con il premier Matteo Renzi, ha sottolineato la «necessità di porre fine immediatamente all’ operazione militare punitiva nelle regioni sud-orientali e di stabilire il dialogo pacifico tra Kiev e i rappresentanti delle regioni». 

FONTE: lastampa.it