martedì 16 aprile 2013

Boston, bombe sulla maratona: tre morti. Tra le vittime bimbo di 8 anni, aspettava il papà

 
 
Fuoco e boati sulla linea di arrivo: 141 feriti in ospedale Almeno 10 (tra cui podisti) hanno subito amputazioni

 Terrore e sangue sulla maratona di Boston. La prima bomba è esplosa a poche centinaia di metri dal traguardo, alle 15 di lunedì, ora locale. I runner che stavano per raggiungere l'arrivo sono stati travolti dall'onda d'urto, quelli che avevano appena 0ltrepassato la linea bianca si sono fermati e voltati di scatto, pietrificati dalla terribile esplosione. Il tempo di realizzare di essere nel bel mezzo di un'emergenza, e una seconda bomba è esplosa più giù, lungo la strada. In totale ci sarebbero almeno tre morti: una delle vittime è un bambino di 8 anni, si chiamava Martin Richard, attendeva il papà nelle vicinanze del traguardo con mamma e sorella, entrambe ferite. Un primo bilancio parla anche di 144 feriti. Tra questi molti (almeno 17) sono gravissimi, e almeno 10 avrebbero subito amputazioni. La gara podistica più antica al mondo dopo quella di Atene è terminata così, nel panico generale, tra sirene impazzite e atleti che si aggiravano per l'area del traguardo gravemente feriti, alcuni mutilati, altri stesi al suolo, esanimi. Il consolato italiano conferma che non ci sono connazionali coinvolti.

I BAMBINI COINVOLTI - I bimbi in ospedale sono 9, tutti ricoverati al Children's Hospital. Uno è un bambino di 2 anni con una ferita alla testa, ricoverato in terapia intensiva. Un'altra una ragazza di 9 anni che ha subito un trauma alla gamba così pesante da trascorrere ore in camera operatoria. Una madre, Liz Norden, da ore si divide tra i due ospedali dove sono ricoverati due dei suoi cinque figli. I due fratelli erano andati a vedere la corsa di un amico: sono stati investiti dall'esplosione ed entrambi, portati in due diversi ospedali della città, hanno subito qualcosa che cambierà il corso della loro vita: entrambi hanno subito l'amputazione di una gamba, dal ginocchio in giù.

L'ALLERTA - Un particolare agghiacciante, confermato dai chirurghi che escono dalla sala operatoria: le carni dei feriti sono state dilaniate anche da biglie d'acciaio e chiodi. Si è trattato quindi di bombe a frammentazione confezionate artigianalmente: chi le ha sistemate non solo voleva uccidere, ma voleva farlo provocando mutilazioni e ferite atroci. La polizia ha chiesto a tutti di restare all'interno degli edifici e a non raccogliersi in gruppi.

LE INDAGINI - Nel suo discorso alla nazione, Obama non ha mai pronunciato la parola terrorismo. Ma per l'Fbi non ci sono dubbi, resta da capire il tipo di matrice che ha ispirato l'attacco. Resta in piedi sia l'ipotesi islamica che quella del terrorismo interno. Fin dalle ore successive all'attentato, la polizia di Boston e un gruppo di agenti federali hanno perquisito un appartamento in un sobborgo di Boston, nel quartiere di Revere. Le forze di sicurezza, tra i quali anche uomini della Homeland Security e del servizio immigrazione, sono scese in forze nell'area, a circa 8km dal centro della città. Una fonte anonima ha assicurato alla stampa americana che la perquisizione è da collegare alle esplosioni di poche ore prima alla maratona. Gli abitanti degli edifici hanno raccontato di esser stati lasciati al buio. Nel corso della notte, l'allarme è stato esteso anche alle città di New York e Washington. Sul cielo di Boston lo spazio aereo è rimasto chiuso per molte ore. A Londra, in vista, della maratona della prossima settimana, la polizia ha subito rafforzato le misure di sicurezza.

IL SOSPETTO FERMATO - Intanto sono partite le indagini. Una televisione locale ha riportato la notizia (confermata dalla polizia) di una perquisizione in un'abitazione alla periferia di Boston, nella zona di Revere. E ancora: la notizia di una persona fermata perché sospettata di essere coinvolta nelle esplosioni è stata confermata da Fox News che cita fonti investigative ma al momento non parla di nazionalità saudita come il New York Post, quotidiano che per primo aveva strillato la notizia. Il sospetto sarebbe in ospedale, al Brigham and Women's Hospitale dove sarebbe stata convogliata la maggior parte dei feriti, e avrebbe il corpo coperto da ustioni. La Cnn ha però smentito la notizia, riferendo che la polizia di Boston nega il fermo.


FONTE: Antonio Castaldo (corriere.it)

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