giovedì 14 maggio 2015

Attacco taleban al residence per stranieri a Kabul: anche un cooperante italiano tra i 14 morti


Alessandro Abati, 48 anni, ucciso con la compagna kazaka. Liberati decine di ostaggi
 
Massacro dei taleban a Kabul. Almeno 14 persone sono morte nell’attacco di un commando armato a una foresteria frequentata da stranieri nella capitale dell’Afghanistan. Tra le vittime c’è anche un italiano, come conferma anche la Farnesina. Che non commenta invece la notizia di alcuni media locali, secondo cui i connazionali morti sarebbero due. Tra le vittime, 9 stranieri tra i quali anche uno statunitense e quattro indiani.

L’ITALIANO UCCISO
Era un cooperante, Alessandro Abati (48 anni) la vittima italiana nell’attacco alla guesthouse. Con lui è morta anche la compagna di origine kazaka, la 28enne Aigerim Abdulayeva, con cui avrebbe dovuto sposarsi a breve. Abati, un esperto di diritto internazionale nel campo del Public Private Partnership, per oltre 15 anni aveva lavorato come consulente in diversi Paesi, dai Balcani all’Est Europa, dal Medio Oriente all’Asia centrale.

LA RIVENDICAZIONE TALEBAN
I taleban afghani hanno rivendicato l’incursione e l’assedio alla Guest House Park Plaza, durato diverse ore e avvenuto mentre gli ospiti nell’hotel erano in giardino in attesa di un concerto di un noto cantante locale. Il portavoce dei taleban, Zabihullah Mujahid, in una e-mail inviata ai media ha detto che il gruppo ha preso di mira il residence perché frequentato da stranieri, tra cui statunitensi. «È stata una missione suicida di uno dei nostri combattenti: l’attacco è stato accuratamente pianificato contro una festa a cui partecipavano persone importanti, tra io quali americani», hanno fatto sapere i taleban in un comunicato. Nella zona dell’attacco, che ha causato anche diversi feriti, si trovano anche un complesso delle Nazioni Unite, varie ambasciate e diverse foresterie.
 
FONTE: lastampa.it



 

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