Sei accusati di devastazioni e lesioni per la manifestazione degli indignati di piazza San Giovanni
Sono stati condannati a sei anni di reclusione, con rito abbreviato, i sei autori dell'assalto al blindato dei carabinieri avvenuto il 15 ottobre del 2011, nel corso della manifestazione degli Indignati a piazza San Giovanni a Roma. I condannati sono accusati di devastazione, saccheggio e resistenza e lesioni a pubblico ufficiale pluriaggravata.
ARRESTI DOMICILIARI - Con rito abbreviato il gup Massimo Battistini ha condannato per i reati di devastazione e resistenza a pubblico ufficiale D. R. di 30 anni di Teramo, M. M. 33 anni di Giulianova, M. G. di 37 anni di Teramo, M. T., 30 anni di nazionalitá svizzera, M. Z., 28 anni di Roma e C. Q., 32 anni di Teramo. Tutti sono attualmente agli arresti domiciliari ed erano stati arrestati nell'aprile scorso a conclusione dell'indagine che le forze dell'ordine avevano sviluppato successivamente agli incidenti il 15 ottobre. Tra i fatti contestati al gruppo l'assalto anche al furgone dei carabinieri dato alle fiamme in piazza San Giovanni. In quell'occasione fu anche aggredito il conducente dell'automezzo e fu colpito al volto a colpi di bastone.
CHIESTI 8 ANNI - Per tutti il pubblico ministero Simona Marazza aveva chiesto 8 anni di reclusione ciascuno. Contestualmente alla condanna detentiva il gup ha stabilito che a titolo di risarcimento danni in via provvisionale ciascuno degli imputati debba risarcire di 30mila euro il carabiniere aggredito e il ministero della Difesa costituito parte civile nel procedimento.
LA DIFESA - Commentando la decisione del giudice l'avvocato Maria Cristina Gariup, che difende alcuni degli imputati ha detto tra l'altro: «L'attribuzione agli imputati del delitto di devastazione e saccheggio non è condivisibile. Si tratta di una responsabilitá oggettiva della quale manca la prova materiale. Non c'è la prova di quanto contestato agli atti». Un altro difensore ha commentato: «Le sentenze vanno rispettato attendiamo le motivazioni per far ricorso ma al momento riteniamo che giustizia non sia stata fatta».
RISARCIMENTO GIUSTO - «Giusta la sentenza che colpisce gli autori del vergognoso assalto al blindato dei carabinieri del 15 ottobre 2011 e che rappresenta un risarcimento morale all'Arma e a tutti i cittadini romani. Sei anni sono un giusto monito per tutti coloro che scambiano il diritto di manifestare con quello di indirizzare le propria violenza contro le forze dell'ordine nella città di Roma» commenta il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
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