Tonfo del 4,89% in Piazza Affari. Monti convoca Banca d'Italia Volano i tassi dei Bot semestrali, spread a quota 344
L'Italia ingovernabile affonda Piazza Affari (-4,89% in chiusura) e l'Europa dei mercati finanziari. All'indomani di un voto che secondo la gran parte della stampa internazionale ha consegnato la vittoria «a populismi e false promesse» la grande speculazione è tornata all'attacco, non solo del listino milanese. Il premier uscente Mario Monti ha convocato un vertice sull' emergenza dell'economia e dei mercati a Palazzo Chigi con il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, il ministro dell'Economia Vittorio Grilli e il ministro degli Affari europei, Enzo Moavero. Al termine di due ore di confronto a palazzo Chigi, i partecipanti si sono limitati a confermare il «consueto monitoraggio» della situazione.
LA CANCELLIERA - Dalla Cancelliera Angela Merkel sarebbero arrivate (a mercati chiusi) parole rassicuranti sulle prospettive del nostro paese, da ieri di nuovo fonte di preoccupazione per tutta l'Eurozona. «L'Italia troverà la sua strada» avrebbe detto Merkel in una seduta dell'Unione (Cdu-Csu) secondo quanto riferito da uno dei partecipanti alle agenzie di stampa.
IL PRESIDENTE FED - Il presidente della Federal Reserve, la Banca centrale americana, Ben Bernanke, commentando in Parlamento l'esito del voto a Roma ha riconosciuto che «i mercati reagiscono all'incertezza in Italia».
IL FILM DELLA GIORNATA - Piazza Affari apre i battenti in profondo rosso insieme al resto d'Europa, ma è sui titoli dell'indice Ftse Mib che si accaniscono le vendite. Il tonfo raggiunge rapidamente il 5% in avvio quando le banche vengono quasi tutte colpite dalla sospensione per eccesso di ribasso. Poco dopo mezzogiorno, il secondo crollo (-4,8%) e una nuova raffica di sospensioni. Tuffo all'inferno per Intesa Sanpaolo (-10,4%) fino a che la Consob interviene con il divieto, che resta in vigore fino a mercoledì, di vendere allo scoperto i titoli della prima banca italiana. Una misura anti-speculazione che non si vedeva dai giorni più neri della crisi. Nel pomeriggio la pressione delle vendite pare leggermente allentarsi con l'indice in calo del 4% circa, mentre Intesa riduce le perdite al 7%. In chiusura l'ultimo scivolone: il ribasso alla fine è del 4,89% con le banche in maglia nera e perdite teoriche pari a 17 miliardi sull'intero listino. Spettano alle blue chip del credito i cinque maggiori ribassi: Banco Popolare e Mediolanum -10%; Intesa -8,9%, Unicredit -8,4%, Mediobanca -8,2%.
ASTA BOT - Il tema, sui mercati, è tornato ad essere l'affidabilità del debito italiano: l'asta dei Bot semestrali, primo test post-elettorale, ha fatto il pieno con rendimenti quasi raddoppiati all'1,237% dal precedente 0,731%. L'emissione, per 8,75 miliardi di euro, è stata interamente assegnata.
L'attenzione ora si sposta sulle aste dei Btp di mercoledì.
SPREAD - Lo spread Btp/Bund, è salito fino a 350 punti per poi ripiegare leggermente a 344 in chiusura, sopra la cosiddetta quota Monti, il livello considerato gestibile (287 punti).
LA MONETA UNICA - L'euro si è indebolito contro il dollaro a 1,3063 dopo aver toccato i minimi di 1,3017 .
LE BORSE UE E WALL STREET - Nella notte Wall Street e Tokyo hanno accusato il caso italiano, e la rinnovata paura di contagio, con ribassi rispettivamente dell'1,5 e del 2,6%. Alla riapertura, la Borsa americana ha recuperato lo 0,6% sulle parole di Bernanke che ha difeso il programma di acquisto dei bond. È rimasto pesante invece il clima in Europa: Francoforte ha chiuso in calo del 2,27%; Parigi ha lasciato sul campo il 2,67%, bilancio pesante a Madrid che ha ceduto il 3,20%.
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