venerdì 5 luglio 2013

Il 'Restitution day' dei Cinque Stelle: dai grillini 1 milione 570mila allo Stato


Il capogruppo M5S alla Camera Nuti: "Il nostro è un esempio. Se gli altri facessero come noi si risparmierebbero 40 milioni di euro. Noi abbiamo rinunciato a 42 milioni di rimborsi elettorali, i partiti a fine luglio prenderanno un'altra rata di 90 milioni". Grillo: "Sono i fatti".

ROMA - I 'grillini' lo hanno chiamato "Restitution day": è il giorno in cui i parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno restituito allo Stato tre mesi di diarie non spese, pari a un milione e 570mila euro.

Un annuncio accolto dall'applauso dei grillini presenti nell'auletta dei gruppi dove si svolgeva la conferenza stampa del movimento per la 'restituzione'. Un momento attesissimo, dopo le tante polemiche sul tema anche all'interno del MoVimento, che hanno portato alla fuoriuscita e alla cacciata di alcuni deputati e senatori.

Il mega assegno di 1.569.951,48 euro, destinazione fondo di ammortamento del debito pubblico, è stato poi srotolato dai parlamentari 5 Stelle usciti in piazza Montecitorio sventolando anche i singoli assegni (finti). Davanti a loro una schiera di fotografi e operatori tv. Poche decine, invece, le persone in piazza.

"Dopo i 42 milioni di euro dei rimborsi elettorali, il M5S restituisce oltre un milione e mezzo di euro, versati nel fondo di ammortamento del debito pubblico, risparmiati in appena due mesi e mezzo di legislatura. Se i partiti facessero lo stesso si risparmierebbero 40 milioni l'anno", ha scritto Beppe Grillo sul suo blog. "I deputati hanno restituito 1.061.455 di euro, i senatori 508.495 di euro. In tutto i gruppi parlamentari del M5S hanno restituito allo Stato 1.569.951,48 di euro. I partiti a fine luglio prenderanno un'altra rata dei rimborsi elettorali di 90 milioni di euro. Non annunci, non rinvii. Sono i fatti del Movimento 5 Stelle".

Durante la conferenza stampa Nuti, poi, ha spiegato: "Questo dimostra come si possa fare politica anche con un rimborso più limitato. E' un gesto per far vedere che anche altri gruppi parlamentari possono farlo. Avere le idee non ha un costo. Questo è un inizio. Mentre ci sono persone che si suicidano nel paese perché perdono o non trovano lavoro, è fondamentale che la politica si riavvicini ai cittadini".

"Per me è emozionante oggi, dopo tre mesi in cui siamo stati tutti accusati" di non voler restituire le diarie "dimostrare che il Movimento quando dice qualsiasi cosa, la mantiene", ha detto Laura Bottici, questore 5 Stelle del Senato. "Restitution day è giorno del giudizio per vecchia politica che continua ad incassare soldi pubblici. Il M5S mantiene la parola" ha scritto in un tweet, il deputato del Movimento Riccardo Fraccaro, segretario dell'ufficio di presidenza della Camera.

"I soldi alla politica fanno male. Se li togli diventa una cosa bellissima", ha incalzato il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, che ha aggiunto: "400 milioni di euro l'anno per i vitalizi, 200mila stanziati per il circolo della Camera, 260 mila euro all'Unione interparlamentare. Questi sono solo alcuni dei numeri del dossier che abbiamo preparato sui costi del Parlamento. "Ci attendiamo azioni concrete e non spot, anche da parte del Quirinale", ha continuato Di Maio annunciando che la delegazione grillina in visita
mercoledì prossimo al Quirinale chiederà anche al Presidente della Repubblica di tagliare le spese del Colle. "Lo diciamo da sempre - ha spiegato - che il Quirinale costa troppo, così come la Camera e il Senato".

FONTE: repubblica.it

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