Ci siamo. Arriva lo sconto del 30% sulle multe se pagate subito. Il provvedimento è in dirittura d’arrivo visto che è stato inserito nel decreto del Fare sul quale il governo ha posto ieri la fiducia. Salvo colpi di scena dell’ultimo minuto, peraltro piuttosto improbabili visto l’ampio consenso sulla proposta da parte di Pd e Pdl, la multa-light diventerà presto una realtà. Lo ha fatto capire un paio di settimane fa il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi che ha fatto proprio un emendamento presentato da Michele Meta, presidente della commissione Trasporti della Camera, il primo a lanciare l’idea. Del resto sulla misura c’è l’accordo anche dei rappresentanti di Sel e del M5S. La proposta di Meta trae spunto da una dato oggettivo: le difficoltà che incontrano da anni i Comuni i quali, come noto, fanno molta fatica a riscuotere le sanzioni connesse alla violazione del Codice della Strada. E questo a causa di una montagna di ricorsi e contenziosi che bloccano o ritardano di fatto i pagamenti dovuti. A tutto ciò si aggiungono poi i problemi legati alla prescrizione e quelli ai complessi meccanismi della riscossione. Non sempre infatti la caccia di Equitalia ai morosi ha esiti postivi.
LA NOVITA’?
Se tutto andrà come previsto - la Camera dovrebbe approvare il testo già oggi, mentre il Senato la prossima settimana - i Comuni potranno beneficiare di incassi certi, mentre gli automobilisti virtuosi, ovvero solerti, avranno uno «sconto» sulla pena. Particolarmente gradito in tempi di crisi. Soprattutto se si considera gli oneri economici che già gravano su chi viaggia in auto e in moto, tra aumenti del costo dei carburanti, il rincaro delle polizze assicurative e il costo dei pedaggi.
COME FUNZIONA
Il nuovo meccanismo pronto a decollare è semplice. Lo sconto del 30% riguarda le multe pagate entro cinque giorni dalla contestazione o dalla notificazione o se il trasgressore non sia incorso, per il periodo di due anni, in violazioni di norme di comportamento del presente codice da cui derivino decurtazioni del punteggio. Lo sconto non si applica alle violazioni del codice per cui è prevista la sanzione accessoria della confisca del veicolo o la sospensione della patente. Possibile anche il pagamento immediato, ovviamente light, al vigile urbano che ha fatto la contestazione, mediante bancomat o carta di credito. «In tempi di crisi - aggiunge l’esponente del Pd - è necessario dare un segnale forte ai cittadini. In Italia ci sono quasi 40 milioni di automobilisti, a loro spetta il compito di rispettare le regole del Codice della Strada. La repressione ha una funzione educativa e ha dato ottimi risultati, come nel caso della patente a punti. Io ritengo che chi sbaglia debba pagare, ma bisogna evitare le vessazioni». L’obiettivo finale è incentivare gli automobilisti a mettersi in regola. Del resto pagare subito avrebbe un effetto benefico soprattutto per le casse dei Comuni. Secondo le ultime stime, quest’ultimi dovrebbero incassare circa 1.800 milioni di euro dai proventi delle multe. Nella realtà, però, oltre il 30% di questi soldi non arriva agli enti locali. In gran parte, infatti, le sanzioni contestate non vengono riscosse a causa di ricorsi e prescrizioni. «Con questa proposta - conclude Meta - diamo un segnale anche agli enti locali che trarranno beneficio da un’iniziativa che porterà nuove risorse. E’ una proposta chiara che parte da un principio chiaro: la certezza della sanzione deriva dalla certezza della riscossione».
LA NOVITA’?
Se tutto andrà come previsto - la Camera dovrebbe approvare il testo già oggi, mentre il Senato la prossima settimana - i Comuni potranno beneficiare di incassi certi, mentre gli automobilisti virtuosi, ovvero solerti, avranno uno «sconto» sulla pena. Particolarmente gradito in tempi di crisi. Soprattutto se si considera gli oneri economici che già gravano su chi viaggia in auto e in moto, tra aumenti del costo dei carburanti, il rincaro delle polizze assicurative e il costo dei pedaggi.
COME FUNZIONA
Il nuovo meccanismo pronto a decollare è semplice. Lo sconto del 30% riguarda le multe pagate entro cinque giorni dalla contestazione o dalla notificazione o se il trasgressore non sia incorso, per il periodo di due anni, in violazioni di norme di comportamento del presente codice da cui derivino decurtazioni del punteggio. Lo sconto non si applica alle violazioni del codice per cui è prevista la sanzione accessoria della confisca del veicolo o la sospensione della patente. Possibile anche il pagamento immediato, ovviamente light, al vigile urbano che ha fatto la contestazione, mediante bancomat o carta di credito. «In tempi di crisi - aggiunge l’esponente del Pd - è necessario dare un segnale forte ai cittadini. In Italia ci sono quasi 40 milioni di automobilisti, a loro spetta il compito di rispettare le regole del Codice della Strada. La repressione ha una funzione educativa e ha dato ottimi risultati, come nel caso della patente a punti. Io ritengo che chi sbaglia debba pagare, ma bisogna evitare le vessazioni». L’obiettivo finale è incentivare gli automobilisti a mettersi in regola. Del resto pagare subito avrebbe un effetto benefico soprattutto per le casse dei Comuni. Secondo le ultime stime, quest’ultimi dovrebbero incassare circa 1.800 milioni di euro dai proventi delle multe. Nella realtà, però, oltre il 30% di questi soldi non arriva agli enti locali. In gran parte, infatti, le sanzioni contestate non vengono riscosse a causa di ricorsi e prescrizioni. «Con questa proposta - conclude Meta - diamo un segnale anche agli enti locali che trarranno beneficio da un’iniziativa che porterà nuove risorse. E’ una proposta chiara che parte da un principio chiaro: la certezza della sanzione deriva dalla certezza della riscossione».
FONTE: Umberto Mancini (ilmessaggero.it)
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