domenica 8 novembre 2015

Legge di stabilità, oltre 3.500 emendamenti

Legge di stabilità, oltre 3.500 emendamenti

L'esame del provvedimento inizia lunedì in commissione Bilancio al Senato. Le relatrici chiedono alle opposizioni di ridurre le richieste di modifica

Sono 3.563 gli emendamenti alla Legge di stabilità presentati da tutte le forze politiche. Un fardello pesante sul confronto parlamentare che inizia lunedì in commissione Bilancio al Senato, dove potrebbe arrivare qualche modifica del governo. Il numero delle richieste di modifica ha indotto le relatrici del provvedimento, le senatrici Federica Chiavaroli di Ap e Magda Zanoni del Pd, a rivolgere un appello alle opposizioni affinché le riducano. "L'opposizione ne ha presentate un mare. Segnali quelle di interesse in modo che il lavoro in commissione sia fruttuoso, altrimenti danno modo al governo di fare ciò che vuole", ha sottolineato Chiavaroli. Sulla stessa lunghezza d'onda Zanoni: "E' nell'interesse generale non lavorare inutilmente, perdendo tempo con 3.600 emendamenti che poi non approderanno a nulla. In ogni caso, sono certa che diminuiranno per l'inammissibilità di alcuni e per il lavoro di sintesi politica che faremo su quelli identici o simili".

Il Pd ha presentato 444 emendamenti: 150 sono stati selezionati dal gruppo Dem al Senato dopo un lavoro interno di confronto nelle commissioni; 300 circa, invece, sono quelli presentati da singoli senatori democratici. Tra questi, ovviamente, anche quelli annunciati dalla minoranza del partito che sono poco più di una decina.

All'interno della maggioranza di governo, anche Area Popolare vuole modifiche: 273 emendamenti che - ha spiegato il capogruppo Renato Schifani - puntano a "rafforzare i profili di crescita e sviluppo in particolare a favore di Sud, famiglie e giovani coppie".

Su Mezzogiorno e pensioni potrebbe esserci una convergenza generale: su questi due temi si concentrano molte richieste di maggioranza e opposizione. E non è escluso che possa trovarsi un'intesa politica. Molti accorpamenti potrebbero esserci anche in merito al "pacchetto Anci", quello predisposto dai Comuni: gli emendamenti presentati sono almeno 100 ed è quindi probabile che alcuni siano simili.

Un ulteriore punto di incontro - in questo caso tra governo e minoranza Dem - potrebbe trovarsi sulla proposta dell'associazione gruppo Nens (che fa capo a Vincenzo Visco e Pier Luigi Bersani) di introdurre la trasmissione in forma telematica all'Agenzia delle entrate dei dati d'interesse fiscale contenuti nelle fatture in modo da contrastare l'evasione dell'Iva. Il premier Matteo Renzi martedì durante l'assemblea del Pd si è già detto "disponibile, interessato e grato per ogni miglioramento".

L'obiettivo è creare un clima favorevole in vista del lavoro che impegnerà le Camere nei prossimi mesi. Una timida apertura arriva anche dal M5S che pure ha presentato 590 emendamenti: "Siamo disposti a ragionare con il governo e a sfoltirne il numero pur di portare a casa le nostre grandi priorità: reddito di cittadinanza per un contrasto serio
alla povertà e sostegno concreto alle nostre piccole e micro imprese", ha detto la senatrice Barbara Lezzi.

Forza Italia ha proposto 478 modifiche; la Lega Nord 334. Il numero più alto di emendamenti arrriva dai senatori del gruppo Misto che ne hanno presentati 711.

FONTE: repubblica.it

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