lunedì 27 maggio 2013

Amministrative, crolla l'affluenza: -15%. A Roma il calo è stato di quasi il 20%. Urne aperte fino alle 15, poi lo scrutinio

 

Nella Capitale è andata alle urne solo il 37,6% degli elettori contro il 57,2% delle precedenti elezioni. Oggi si vota dalle 7 alle 15

Per le elezioni comunali la percentuale di votanti rilevata alle 22 è stata del 44,66%, oltre 15 punti in meno rispetto alle precedenti omologhe quando i votanti furono il 60,00%. Lo si apprende dal sito del ViminaleAlle 22 ha votato a Roma il 37,69% degli aventi diritto, quasi 20 punti in meno rispetto alle precedenti omologhe, quando votò il 57,20%. Lo si apprende dal sito del Viminale.


Ecco l'affluenza alle 22 nei 16 capoluoghi di provincia: tra parentesi il dato delle precedenti consultazioni.

ROMA 37,69% (57,20)
ANCONA 40,00 (59,15)
AVELLINO 54,93 (68,91)
BARLETTA 50,85 (53,48)
BRESCIA 47,75 (70,55)
IGLESIAS 41,72 (52,89)
IMPERIA 47,68 (66,75)
ISERNIA 46,61 (53,87)
LODI 49,80 (61,43)
MASSA 46,27 (62,26)
PISA 38,72 (64,26)
SIENA 51,77 (58,37)
SONDRIO 42,99 (63,83)
TREVISO 46,82 (64,24)
VICENZA 46,58 (66,30)
VITERBO 45,79 (66,52)

Ecco l'affluenza regione per regione:

PIEMONTE 49,58% (64,79)
LOMBARDIA 47,91 (67,45)
VENETO 48,47 (66,35)
LIGURIA 44,74 (58,73)
EMILIA ROMAGNA 46,67 (65,81)
TOSCANA 42,96 (63,35)
UMBRIA 44,82 (62,64)
MARCHE 43,62 (62,02)
LAZIO 39,59 (58,14)
ABRUZZO 49,78 (60,30)
MOLISE 44,54 (53,72)
CAMPANIA 51,84 (59,40)
PUGLIA 50,55 (55,89)
BASILICATA 43,12 (51,73)
CALABRIA 45,73 (53,58)
SARDEGNA 46,81 (53,36)

Sette milioni chiamati alle urne, ma in tanti, molti di più di quanto si prevedesse, le disertano. L'affluenza nella prima giornata di voto per le elezioni del sindaco e del consiglio comunale di 564 comuni nonchè dei consigli circoscrizionali è stata alle 22 del 44,66%, più di 15 punti in meno rispetto alle precedenti omologhe, quando i votanti furono il 60%. E si tratta certamente di uno dei dati più bassi delle ultime tornate elettorali. Le percentuali di votanti sono in calo quasi ovunque, con un crollo al di sopra di ogni aspettativa nella Capitale dove alle 22 ha votato solo il 37,69% degli aventi diritto, quasi 20 punti in meno rispetto alle precedenti omologhe, quando votò il 57,20%. In Lombardia ha votato il 47,91% degli aventi diritto contro il 67,45% delle precedenti elezioni. 95 i comuni coinvolti di cui tre capoluoghi: Brescia (47,75% l'affluenza contro il precedente 70,55%), dove la campagna elettorale è stata più accesa con contestazioni e tensione in piazza al comizio di Silvio Berlusconi, Sondrio (42,99 la percentuale di votanti) e Lodi (49,80).

Quarantasette i Comuni al voto (10 sopra i 15 mila abitanti) in Veneto dove l'affluenza è stata del 48,47%, quasi 18 punti in meno rispetto alle precedenti amministrative. A Treviso e Vicenza le sfide più attese, con una forte probabilità di ballottaggio. Il Piemonte (52 comuni al voto di cui solo due con oltre 15 mila abitanti) vince, invece, la partita dell'affluenza alle urne fra le regioni del nord: i votanti sono in calo come ovunque, ma il dato del 49,58% (a fronte del precedente 64,79) è il più alto fra tutte le regioni settentrionali. Niente voto nel nuovo Comune di Mappano (Torino), creato a gennaio: un ricorso al Tar ha congelato le elezioni e un comitato di cittadini ha promosso per oggi una fiaccolata di protesta.

Ancona. Freddo, pioggia in mattinata e un crollo di circa 19 punti nel dato sull'affluenza (40,00 contro 59,15 delle precedenti comunali) hanno caratterizzato la prima giornata di voto ad Ancona. Per la seconda volta consecutiva il capoluogo torna alle urne dopo la fine anticipata della consiliatura, e questo spiega forse una certa disaffezione fra i cittadini. In Umbria si vota per il rinnovo del consiglio in cinque piccoli Comuni: Corciano, Trevi, Passignano sul Trasimeno, Monte Santa Maria Tiberina (Perugia) e Castel Giorgio (Terni). Corciano è l'unico Comune per il quale è previsto l'eventuale ballottaggio.

L'affluenza è generalmente in calo nella regione rispetto alle precedenti amministrative: 44,82 (62,64 nel 2008). La Campania è la regione con l'affluenza più alta in Italia: ha votato il 51,84% degli aventi diritto (nelle ultime elezioni il dato era stato del 59,40); ad Avellino una vera debacle nell'affluenza, scesa dal 60,29 al 40,16%. In Basilicata undici (dieci in provincia di Potenza e uno in quella di Matera) i Comuni chiamati al voto. In nessun caso ci sarà bisogno del ballottaggio, perchè tutti e undici i Comuni hanno una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti. Alle 22 l'affluenza nella regione è del 43,12% (51,73 nelle passate elezioni). Tra le curiosità della giornata una raffica di multe per propaganda elettorale, non consentita, all'ingresso delle sezioni di voto a Castellamare di Stabia (dove un candidato che pretendeva la 'prova votò tramite cellulare è stato accompagnato in commissariato), l'apertura dei seggi al fotofinish a Sulmona dove le schede elettorali sono state ristampate dopo un errore rilevato ieri dalla responsabile dell'ufficio elettorale e la singolare situazione di Montesano Salentino (Lecce) dove c'è una sola lista in lizza e quindi un solo candidato sindaco.

Si può votare oggi, lunedì 27 maggio, dalle 7 alle 15. Le operazioni di scrutinio avranno inizio nella stessa giornata, al termine delle votazioni e dell'accertamento del numero dei votanti.

Come si vota. La scheda sarà di colore azzurro nei comuni fino a 15 mila abitanti, dove si potrà votare per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno; per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo nominativo; per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo nominativo, e per la lista collegata, tracciando un segno anche sul relativo contrassegno. In tutti i casi, il voto si intenderà attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata.

La doppia preferenza di genere. Debutta, quest'anno, per i comuni superiori ai 5 mila abitanti, la novità della doppia preferenza di genere, che l'elettore può esprimere sulla scheda per candidati della stessa lista, purché di sesso diverso, pena l'annullamento della seconda preferenza.

Si vota in 42 Comuni del Lazio. Nel Lazio sono 42 i Comuni al voto per il rinnovo dei consigli comunali e la scelta dei nuovi sindaci, 12 dei quali con oltre 15mila abitanti: oltre ai capoluoghi di provincia Roma e Viterbo, ci sono Ferentino in provincia di Frosinone, Aprilia, Formia e Sabaudia in provincia di Latina, Anzio, Fiumicino, Nettuno, Pomezia, Santa Marinella e Velletri in provincia di Roma.
A Roma sono 2.600 le sezioni in cui si recheranno i 2.359.119 elettori di aventi diritto.

FONTE: ilmessaggero.it

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