Per la procura di New York è "il colpo del secolo". Arrestate sette persone negli Stati Uniti dove il bottino è di 2,4 milioni: presi i colpevoli perché gli zaini traboccavano di dollari. Danneggiate sole le banche, salvi i conti correnti di aziende e individui
Avevano messo in piedi la truffa informatica del secolo, ma si sono traditi per colpa degli zainetti traboccanti di dollari: troppo piccoli per contenerne 2,4 milioni prelevati in poche ore a New York e troppo gonfi per non essere notati dalle telecamere di sorveglianza delle banche. Negli Stati Uniti sono state arrestate sette persone con l'accusa di essere la cellula americana della banda che ha colpito 27 paesi in giro per il mondo: dal Giappone alla Russia, dalla Gran Bretagna al Canada. In totale 36mila operazioni nel giro di 10 ore con un bottino record da 45 milioni di dollari, senza colpire nessun conto corrente, ma solo gli accantonamenti delle banche.
"E' il colpo del 21esimo secolo" dice il procuratore di New York, Loretta Lynch, che aggiunge: "Purtroppo truffe del genere sono destinate ad aumentare". Anche perché per gli hacker è stato quasi un gioco da ragazzi: prima sono entrati nel database della banca, poi hanno cancellato i limiti ai prelievi delle carte prepagate e creato nuovi codici di accesso. Gli stessi che altri colleghi hanno poi caricato su una qualunque carta di plastica con una banda magnetica: un bancomat scaduto, una chiave d'albergo o la tessere fedeltà di un supermercato.
Secondo gli investigatori, gli hacker non avrebbero colpito né conti correnti individuali, né aziendali. Si sarebbero "limitati" a prelevare i fondi tenuti dalle banche per caricare le carte di credito prepagate, sfruttando proprio la bassa protezione garantita dalle bande magnetiche sulla carte. Un modo così facile per trasformare un codice numerico in contanti che ai video degli sportelli attaccati non è passata inosservata la quantità di banconote che un ragazzo stava infilando nel proprio zainetto.
La prima fronde a uno sportello bancomat risale - secondo uno studio americano - a trent'anni fa, quando le truffe ammontavano a 70-100 milioni di dollari l'anno. Nel 2008 sono arrivate al livello record di un miliardo di dollari, ma quando "si assiste a un attacco di queste dimensioni - dice all'Ap Ken Pickering che lavora a Core Security - non si fa altro che aumentare l'appetito delle comunità di hacker". Consapevoli che se sette persone sono state arrestate a New York, molte altre sono in giro per il mondo con uno zaino carico di contanti.
"E' il colpo del 21esimo secolo" dice il procuratore di New York, Loretta Lynch, che aggiunge: "Purtroppo truffe del genere sono destinate ad aumentare". Anche perché per gli hacker è stato quasi un gioco da ragazzi: prima sono entrati nel database della banca, poi hanno cancellato i limiti ai prelievi delle carte prepagate e creato nuovi codici di accesso. Gli stessi che altri colleghi hanno poi caricato su una qualunque carta di plastica con una banda magnetica: un bancomat scaduto, una chiave d'albergo o la tessere fedeltà di un supermercato.
Secondo gli investigatori, gli hacker non avrebbero colpito né conti correnti individuali, né aziendali. Si sarebbero "limitati" a prelevare i fondi tenuti dalle banche per caricare le carte di credito prepagate, sfruttando proprio la bassa protezione garantita dalle bande magnetiche sulla carte. Un modo così facile per trasformare un codice numerico in contanti che ai video degli sportelli attaccati non è passata inosservata la quantità di banconote che un ragazzo stava infilando nel proprio zainetto.
La prima fronde a uno sportello bancomat risale - secondo uno studio americano - a trent'anni fa, quando le truffe ammontavano a 70-100 milioni di dollari l'anno. Nel 2008 sono arrivate al livello record di un miliardo di dollari, ma quando "si assiste a un attacco di queste dimensioni - dice all'Ap Ken Pickering che lavora a Core Security - non si fa altro che aumentare l'appetito delle comunità di hacker". Consapevoli che se sette persone sono state arrestate a New York, molte altre sono in giro per il mondo con uno zaino carico di contanti.
FONTE: Giuliano Balestrieri (repubblica.it)
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