venerdì 26 luglio 2013

Province, il Cdm le riorganizza "Meno poteri, sì a città metropolitane"


Il governo ha approvato in via preliminare il disegno di legge che prevede la revisione dei poteri delle province. Letta: "Coerenti con l'indirizzo di governo".  L' Upi: "Legge incostituzionale". Approvata una riforma del Codice della strada e presentato un ddl dal ministro della Salute che vieta di fumare in auto in presenza di minori o donne in gravidanza. Stop alle sigarette elettroniche nelle scuole e alla vendita ai minorenni.

E' stato approvato dal Consiglio dei ministri il disegno di legge che riguarda Città metropolitane, Province, Unioni e fusioni di Comuni e che ne rivede e ne 'svuota' in parte i poteri in vista dell'abolizione dalla Carta Costituzionale. Il disegno di legge ora andrà all'esame della Conferenza Unificata per poi tornare all'esame del governo per il varo definitivo. "Il provvedimento di oggi serve a essere coerenti con l'indirizzo che ha ottenuto la fiducia delle Camere. Questa è la norma del superamento e della gestione della fase transitoria" ha detto il premier Enrico Letta al termine del consiglio. Il ddl ha poi spiegato "interviene per sistemare e gestire la vicenda della transizione mentre il Parlamento approverà la riforma costituzionale sull'abolizione delle province. Nel frattempo - sottolinea Letta - ci sono fatti che hanno bisogno di essere gestiti, questo provvedimento gestisce questa fase transitoria per non creare un vuoto di potere".

Abolizione Province - "Noi puntiamo che non ci sia il rinnovo delle amministrazioni provinciali nelle elezioni del 2014, pensiamo di convincere il Parlamento che sia necessario. Siamo pieni di speranza e fiducia ma non di certezze", ha detto il ministro Graziano Del Rio sulla possibilità di abolire, dopo vari tentativi falliti negli anni, le province.
Per l'Unione delle Province italiane il ddl è per "incostituzionale e una resa alla burocrazia".

Riforma Codice della strada - Il premier ha poi annunciato l'approvazione di  "un testo di legge delega per la riforma del Codice della strada per mettere maggiore premialità per i comportamenti virtuosi e maggiori sanzioni per le recidive e i comportamenti non virtuosi".  Il ddl delega  è pensato "a difesa degli utenti deboli della strada, in particolare tocchiamo il tema dei ciclisti", dice il premier. La legge prevede anche un intervento sui quadricicli: "Le strade sono riempite di quadricicli leggeri usati da ragazzi non sempre bravissimi a guidare e non sempre pienamente consapevoli dei rischi. Si dà delega al governo per intervenire per far sì che tutta la logica della patente a punti intervenga anche per utilizzo delle macchinine, è necessario considerarle come le altre automobili".

Cambiamenti in vista anche su sigarette e divieto di fumo: il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha presentato poi un ddl sugli stili di vita che prevede lo stop al fumo in auto in presenza di donne in gravidanza e di minori. Il testo prevede che non si possa fumare a bordo di auto in sosta o in movimento "in presenza di minori di anni diciotto e di donne in stato di gravidanza". E c'è anche la stretta sulle sigarette elettroniche annunciata dal ministro. I dispositivi non potranno essere venduti ai minori di 18 anni, non si potranno usare nelle scuole e le confezioni dovranno avere delle precise caratteristiche, comprese alcune raccomandazioni sulla possibilità di sviluppare dipendenza. "Abbiamo dibattuto sull'opportunità di una norma innovativa diffusa in paesi europei ma preferiamo che ci un dibattito parlamentare che sensibilizzi l'opinione pubblica" ha precisato il ministro.

Nuovi divieti sul fumo - Finora il divieto di fumo vigeva solo per gli spazi chiusi. Ora il provvedimento stabilisce che sarà vietato fumare, qualunque tipo di sigaretta, anche nei cortili delle scuole. E' "molto importante" la conferma dell' inasprimemto del divieto di fumo, "nelle pertinenze degli edifici scolastici, che sono luoghi dove spesso il divieto viene aggirato", ha commentato Letta. Un provvedimento "ampio", lo definisce Letta, e che "farà discutere", ma "trattandosi di luoghi educativi riteniamo importante dare un segnale forte in questa direzione".

Il ddl prevede, inoltre, un inasprimento delle pene per cliniche per anziani e disabili dove sono riscontrati
maltrattamenti. Il provvedimento, a quanto si apprende, alza di un terzo la pena per sequestro di persona e di altrettanto quella per maltrattamenti, ed è stato messo a punto dopo l'ennesimo scandalo di "ospizi-lager", quello di Meta di Sorrento dove sono stati trovati 37 disabili in condizioni spaventose. Il ddl contiene anche un inasprimento delle pene per le infrazioni negli allevamenti degli animali, che prevede alla prima reiterazione la sospensione della licenza.

FONTE: repubblica.it

giovedì 25 luglio 2013

Almeno 80 morti sul treno di Santiago. Il convoglio era lanciato a folle velocità

 
La strage scuote la Spagna: 143 feriti sulle 13 carrozze deragliate ieri sera. Cordoglio del re, di Rajoy e del Papa

È salito a 80 morti e oltre 140 feriti il terribile bilancio del disastro ferroviario del treno deragliato a Santiago de Compostela. Il Governo della Galizia ha proclamato sette giorni di lutto per le vittime. Per la tragedia le autorità giudiziarie hanno messo sotto inchiesta il macchinista del treno. Uno dei macchinisti ha detto, mentre , intrappolato tra le lamiere nella cabina, parlava via radio con la stazione, che al momento del disastro il convoglio viaggiava a 190 chilometri l’ora. «Spero di non avere morti sulla coscienza», ripeteva dopo aver spiegato di aver preso la curva a una velocità più del doppio di quella consentita in quel punto, ovvero 80 km orari.

«Nessuna parola è sufficiente per esprimere il nostro dolore», ha detto il presidente del governo della Galizia Alberto Nunez Feijo in una breve conferenza stampa. Secondo il quotidiano El Mundo ci sarebbe stato anche un «gruppo di giovani italiani» tra i passeggeri. La Farnesina non conferma, spiegando che sono in corso verifiche sulla presenza di un solo italiano a bordo. Anche l’ambasciatore italiano Pietro Sebastiani è accorso sul posto per assistere alle operazioni di soccorso.

L’ipotesi prevalente sulla causa del disastro è l’alta velocità. Alcuni tecnici stimano che il treno viaggiasse a 190 chilometri orari, mentre nel tratto interessato il limite è di 80 km/h. Secondo El Mundo il treno viaggiava invece addirittura a 220 km/h: il quotidiano spiega che a riferirlo è stato il delegato del governo in Galizia Samuel Jua’rez.

Tutte e 13 le carrozze del treno, diretto da Madrid a Ferrol, nella Galizia, sono deragliate in una curva a circa 3 chilometri dalla stazione di Santiago di Compostela. Qui erano in corso i preparativi per la festa di Giacomo, patrono della Spagna e della città galiziana, e che sono stati sospesi. Sul treno c’erano numerosi passeggeri e pellegrini diretti proprio alla festa: Santiago è la celebre meta del «Cammino», storico pellegrinaggio che si protrae dal Medioevo

L’incidente è accaduto alle 8.42 di ieri sera. A bordo del treno c’erano 220 passeggeri. La scena che i soccorritori si sono trovati di fronte rasentava l’apocalisse: quattro carrozze erano impilate una dentro l’altra, e pressate come una fisarmonica. Un’altra era stata scagliata lontano e uno degli ultimi vagoni si era stabilizzato in una quasi impossibile posizione verticale. «Quando sono arrivato sul posto», ha raccontato Francisco Otero, 39 anni, che vive con la famiglia poco distante dai binari, «la prima cosa che ho visto è stato il corpo di una donna. Ma ciò che più ha catturato la mia attenzione è stato il silenzio che regnava intorno, poi il fumo e del fuoco. Con i miei vicini abbiamo cercato di tirar fuori la gente intrappolata aiutandoci con mazze, picconi e seghe a mano. Era una situazione completamente irreale». Raccontano di aver sentito un botto, come il rumore di un’esplosione. «È stato come un terremoto», racconta . «Ero a casa e ho sentito il rumore di un’esplosione», conferma Maria tersa Ramos, 62 anni, anche lei del posto, «poi ho visto del fumo».

Il treno, un modello Alvia i grado di viaggiare sia sui binari dell’alta velocità che su quelli normali, aveva lasciato Madrid e si dirigeva verso Ferrol. La velocità alla quale viaggiava nel punto in cui è poi deragliato era, secondo una prima ricostruzione, di 220 km orari: sarebbe stata questa la causa dell’incidente, ma, ha avvertito la compagnia ferroviaria Renfe, è ancora troppo presto per accertarlo. «C’è un’inchiesta in corso e bisogna attenderne gli esiti», ha sottolineato, «sapremo dell’esatta velocità quando saremo in grado di consultare la scatola nera». L’ipotesi della velocità eccessiva avanzata al momento dalle autorità combacia con le sensazioni di chi ha vissuto il dramma in prima persona. «In nessun momento abbiamo pensato che si trattasse di un attentato. Quando il treno ha imboccato la curva abbiamo avuto la netta sensazione che stesse andando troppo veloce e poi c’è stato il deragliamento», hanno raccontato alcuni passeggeri feriti.

Il primo ministro Mariano Rajoy e il re di Spagna Juan Carlos hanno annullato i loro impegni per oggi e inviato le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime. Rajoy è nato proprio nella città della Galizia e s’è recato sul luogo del disastro. Anche Papa Francesco ha espresso cordoglio. «Il Papa - ha riferito il portavoce del Vaticano, Federico Lombardi, da Rio de Janeiro, dove si trova con il pontefice per la Giornata Mondiale della Gioventù - è stato informato dell’incidente e naturalmente si unisce al dolore delle famiglie delle vittime». Papa Francesco, ha aggiunto Lombardi, «invita a vivere con fede questo momento di dolore». Il portavoce del Vaticano, dopo avere chiesto un minuto di silenzio prima di una conferenza stampa, ha ricordato che l’incidente è avvenuto alla vigilia della festa religiosa in cui a Santiago di Compostela si celebra il santo patrono e ha detto che questo rende l’incidente «particolarmente doloroso», dato che molti dei feriti, sicuramente, erano pellegrini che si recavano nella città.

FONTE: lastampa.it


mercoledì 24 luglio 2013

Multe, sconti del 30% se si paga subito: oggi il via libera alla Camera


Ci siamo. Arriva lo sconto del 30% sulle multe se pagate subito. Il provvedimento è in dirittura d’arrivo visto che è stato inserito nel decreto del Fare sul quale il governo ha posto ieri la fiducia. Salvo colpi di scena dell’ultimo minuto, peraltro piuttosto improbabili visto l’ampio consenso sulla proposta da parte di Pd e Pdl, la multa-light diventerà presto una realtà. Lo ha fatto capire un paio di settimane fa il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi che ha fatto proprio un emendamento presentato da Michele Meta, presidente della commissione Trasporti della Camera, il primo a lanciare l’idea. Del resto sulla misura c’è l’accordo anche dei rappresentanti di Sel e del M5S. La proposta di Meta trae spunto da una dato oggettivo: le difficoltà che incontrano da anni i Comuni i quali, come noto, fanno molta fatica a riscuotere le sanzioni connesse alla violazione del Codice della Strada. E questo a causa di una montagna di ricorsi e contenziosi che bloccano o ritardano di fatto i pagamenti dovuti. A tutto ciò si aggiungono poi i problemi legati alla prescrizione e quelli ai complessi meccanismi della riscossione. Non sempre infatti la caccia di Equitalia ai morosi ha esiti postivi.
LA NOVITA’?

Se tutto andrà come previsto - la Camera dovrebbe approvare il testo già oggi, mentre il Senato la prossima settimana - i Comuni potranno beneficiare di incassi certi, mentre gli automobilisti virtuosi, ovvero solerti, avranno uno «sconto» sulla pena. Particolarmente gradito in tempi di crisi. Soprattutto se si considera gli oneri economici che già gravano su chi viaggia in auto e in moto, tra aumenti del costo dei carburanti, il rincaro delle polizze assicurative e il costo dei pedaggi.
COME FUNZIONA

Il nuovo meccanismo pronto a decollare è semplice. Lo sconto del 30% riguarda le multe pagate entro cinque giorni dalla contestazione o dalla notificazione o se il trasgressore non sia incorso, per il periodo di due anni, in violazioni di norme di comportamento del presente codice da cui derivino decurtazioni del punteggio. Lo sconto non si applica alle violazioni del codice per cui è prevista la sanzione accessoria della confisca del veicolo o la sospensione della patente. Possibile anche il pagamento immediato, ovviamente light, al vigile urbano che ha fatto la contestazione, mediante bancomat o carta di credito. «In tempi di crisi - aggiunge l’esponente del Pd - è necessario dare un segnale forte ai cittadini. In Italia ci sono quasi 40 milioni di automobilisti, a loro spetta il compito di rispettare le regole del Codice della Strada. La repressione ha una funzione educativa e ha dato ottimi risultati, come nel caso della patente a punti. Io ritengo che chi sbaglia debba pagare, ma bisogna evitare le vessazioni». L’obiettivo finale è incentivare gli automobilisti a mettersi in regola. Del resto pagare subito avrebbe un effetto benefico soprattutto per le casse dei Comuni. Secondo le ultime stime, quest’ultimi dovrebbero incassare circa 1.800 milioni di euro dai proventi delle multe. Nella realtà, però, oltre il 30% di questi soldi non arriva agli enti locali. In gran parte, infatti, le sanzioni contestate non vengono riscosse a causa di ricorsi e prescrizioni. «Con questa proposta - conclude Meta - diamo un segnale anche agli enti locali che trarranno beneficio da un’iniziativa che porterà nuove risorse. E’ una proposta chiara che parte da un principio chiaro: la certezza della sanzione deriva dalla certezza della riscossione».

FONTE: Umberto Mancini (ilmessaggero.it)

martedì 23 luglio 2013

E' nato il figlio di William e Kate: è un maschio

Londra celebra il compleanno della Regina Elisabetta II
 
La felicità della regina Elisabetta. In migliaia, a Buckingham Palace e non solo, salutano l'arrivo del royal baby

L’attesa è finita. È nato il figlio di William e Kate. E il royal baby è un maschio. La Gran Bretagna è in festa così come le tante persone, turisti compresi, che dalla mattinata di lunedì erano in attesa (qualcuno accampato da ore) davanti al St Mary's Hospital di Paddington dove la duchessa di Cambridge è stata ricoverata. «Non potremmo essere più felici»: sono state le prime parole del principe William. E il giorno dopo il lieto evento: «il padre, la madre e il bambino stanno tutti bene» come recita una nota di Buckingham Palace.

APPLAUSI - In migliaia, a Buckingham Palace e non solo, hanno salutato con un lungo applauso l'annuncio della nascita dell'erede al trono, terzo pronipote della regina Elisabetta e primo nipote di Carlo d'Inghilterra. Proprio il principe Carlo ha subito commentato di essere «enormemente orgoglioso e felice di diventare nonno per la prima volta». Intanto, il palazzo reale fa sapere che la regina Elisabetta II, il duca di Edimburgo Filippo, il principe del Galles Carlo, la duchessa di Cornovaglia Camilla, il principe Harry e le famiglie sono state avvertite e sono «felicissimi» per la notizia. Come vuole la tradizione, il messaggero con la nota regale è arrivato al palazzo reale - scortato da due elicotteri - ed ha esposto di fronte ai sudditi la nota, racchiusa in una cornice di legno, con scritto il sesso del neonato, il peso, l'ora i minuti e i secondi del primo vagito. Telefonate, e messaggeri, reali accanto ad annunci 2.0: la fotografia dell'annuncio ufficiale della nascita del royal baby è infatti stata pubblicata anche sul profilo Instagram del palazzo reale britannico. E, a tre ore dalla nascita, i retweet dell'annuncio ufficiale della nascita ammontavano a quasi 1.700.000, due volte e mezzo quello delle dimissioni di Benedetto XVI. Mentre i bookmaker non perdono tempo: già danno la nascita del secondogenito nel 2015 a 2,10.

LONDRA IN FESTA - Il piccolo è nato alle 16.24 ora locale, le 17.24 in Italia, e pesa 3,798 chili (8 libbre e 6 once). La notizia è stata divulgata quattro ore dopo il parto. Clarence House annuncia: «Mamma e bambino stanno bene». Una nascita che contribuisce a far muovere la linea di discendenza reale: il principe Harry fa spazio e passa dalla terza alla quarta linea di successione al trono, il Duca di York in quinta e le sue due figlie, le principesse Beatrice e Eugenie, in sesta e settima posizione. Il figlio di William e Kate sarà infatti terzo in linea di successione al trono britannico, dopo il principe Carlo e William. Kate è stata ammessa nelle prime ore di lunedì mattina al St. Mary's Hospital e William ha passato al suo fianco tutte le undici, lunghe, ore del travaglio. Il principe William - che era presente quando il bimbo è venuto alla luce - ha poi dato personalmente l'annuncio della nascita del bimbo alla nonna, la regina Elisabetta II. Il duca di Cambridge ha informato personalmente anche la sua famiglia (il padre Carlo, la seconda moglie di lui, Camilla, duchessa di Cornovaglia e il fratello, il principe Harry) e i Middleton, la famiglia della neo-mamma. I neo genitori e il bebè, annunciano dal palazzo reale, trascorreranno la notte in ospedale, il reparto Lindo del St Mary's Hospital.


IL SALUTO DI CAMERON - La nascita del piccolo ha richiamato alla memoria quella del padre William, venuto alla luce nello stesso ospedale londinese nel 1982. Il royal baby si è fatto aspettare: atteso per il 13 luglio, è venuto alla luce nove giorni dopo. E la portata dell'evento in Gran Bretagna è anche nelle parole del primo ministro David Cameron che, davanti a Downing Street , ha commentato: «Questa sera una nazione orgogliosa festeggia con una coppia molto orgogliosa e felice».

AUGURI DA OBAMA - Oltreoceano, i primi auguri ai neo genitori sono arrivati dagli Stati Uniti: «Come molti americani, il presidente Obama e la sua famiglia» hanno atteso «con trepidazione la nascita del figlio del duca e della duchessa, William e Kate - ha detto il portavoce della Casa Bianca Jay Carney poco prima dell'annuncio del lieto evento da Londra – e rivolgono i loro saluti ai genitori e a tutta la Gran Bretagna in occasione di questo grande evento».

TOTO-NOME - Ma come si chiamerà il futuro re? Dalla famiglia reale hanno già avvertito che il nome del figlio di William e Kate sarà annunciato «a tempo debito». Tra parentesi: prima di conoscere il nome di William trascorse quasi una settimana. Ma il Web non bada al protocollo reale e, a pochi minuti dall'annuncio ufficiale, già impazza su internet il toto-nome per il royal baby: c'è chi punta su George, come il padre della regina Elisabetta, ultimo sovrano di sesso maschile di casa Windsor (pagato sei volte la scommessa). E nella rosa compaiono anche Charles (il nonno) e Edward, nome la cui memoria è legata però alla rinuncia di Edoardo VIII. O magari la spunterà David, come ha suggerito nei giorni scorsi la superstar del pallone David Beckham, amico dei due neogenitori? Ipotesi non quotata.

FONTE: corriere.it

venerdì 12 luglio 2013

L’ESERCITO ITALIANO A RAINBOW MAGICLAND




Vivi l’avventura da protagonista

Simulatore di volo, corsi di sopravvivenza, difesa personale, arrampicate su pareti di roccia e military fitness: questo sarà Esercito Adventure, l’Esercito Italiano a Rainbow Magicland, il parco divertimenti di Roma – Valmontone.

Dal 16 al 20 luglio 2013 saranno ben 5 le aree interattive che il Comando Militare della Capitale allestirà in occasione del Tour Promozionale Estivo dell’Esercito Italiano nel Lazio.

La Forza Armata accoglierà gli ospiti del Parco con l’intervento speciale della “Musica d’Ordinanza” del Comando Logistico di Proiezione e con l’esposizione, in mostra statica, del Veicolo Tattico Leggero Multiruolo (VTLM) “Lince”, del Veicolo Blindato Leggero (VBL) Puma 6x6 e del nuovo Veicolo Blindato Medio (VBM) “Freccia”, il primo veicolo digitalizzato ad entrare in servizio nell’Esercito Italiano e in grado di trasportare 11 uomini completamente equipaggiati.

Se l’avventura è ciò che avete sempre sognato allora non potrete perdere i corsi di sopravvivenza organizzati dalla Scuola di Fanteria dell’Esercito ed imparare ad improvvisare un riparo naturale, accendere e gestire un fuoco, la costruzione e l’utilizzo di segnali di pericolo internazionalmente riconosciuti, i metodi speditivi per trovare acqua e cibo, i metodi di orientamento naturali (ombre, sole, luna e stelle) e la lettura di una carta topografica.

I più temerari potranno provare l’ebbrezza e l’emozione del volo attraverso il simulatore del 28° Gruppo Squadroni Tucano dell’Aviazione dell’Esercito di Viterbo e l’arrampicata sportiva su di una palestra di roccia artificiale con l’assistenza di istruttori militari del 9° Reggimento Alpini de L’Aquila.

Inoltre, le lezioni basiche di difesa personale militare e il percorso di “military fitness” offriranno la possibilità di misurarsi con una serie di esercizi ginnico-militari sotto l’attenta supervisione di istruttori del 186° e 187° Reggimento Paracadutisti “Folgore” di Siena e Livorno.

I giovani interessati alle modalità di arruolamento e alle prospettive di carriera nella Forza Armata potranno ricevere tutte le informazioni necessarie presso l’Infopoint allestito dal personale qualificato del Comando Logistico di Proiezione.
 
 
FONTE: Cap. Andrea M. Gradante - Ufficiale  Addetto  alla  Pubblica Informazione (Esercito
                Italiano)

venerdì 5 luglio 2013

Il 'Restitution day' dei Cinque Stelle: dai grillini 1 milione 570mila allo Stato


Il capogruppo M5S alla Camera Nuti: "Il nostro è un esempio. Se gli altri facessero come noi si risparmierebbero 40 milioni di euro. Noi abbiamo rinunciato a 42 milioni di rimborsi elettorali, i partiti a fine luglio prenderanno un'altra rata di 90 milioni". Grillo: "Sono i fatti".

ROMA - I 'grillini' lo hanno chiamato "Restitution day": è il giorno in cui i parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno restituito allo Stato tre mesi di diarie non spese, pari a un milione e 570mila euro.

Un annuncio accolto dall'applauso dei grillini presenti nell'auletta dei gruppi dove si svolgeva la conferenza stampa del movimento per la 'restituzione'. Un momento attesissimo, dopo le tante polemiche sul tema anche all'interno del MoVimento, che hanno portato alla fuoriuscita e alla cacciata di alcuni deputati e senatori.

Il mega assegno di 1.569.951,48 euro, destinazione fondo di ammortamento del debito pubblico, è stato poi srotolato dai parlamentari 5 Stelle usciti in piazza Montecitorio sventolando anche i singoli assegni (finti). Davanti a loro una schiera di fotografi e operatori tv. Poche decine, invece, le persone in piazza.

"Dopo i 42 milioni di euro dei rimborsi elettorali, il M5S restituisce oltre un milione e mezzo di euro, versati nel fondo di ammortamento del debito pubblico, risparmiati in appena due mesi e mezzo di legislatura. Se i partiti facessero lo stesso si risparmierebbero 40 milioni l'anno", ha scritto Beppe Grillo sul suo blog. "I deputati hanno restituito 1.061.455 di euro, i senatori 508.495 di euro. In tutto i gruppi parlamentari del M5S hanno restituito allo Stato 1.569.951,48 di euro. I partiti a fine luglio prenderanno un'altra rata dei rimborsi elettorali di 90 milioni di euro. Non annunci, non rinvii. Sono i fatti del Movimento 5 Stelle".

Durante la conferenza stampa Nuti, poi, ha spiegato: "Questo dimostra come si possa fare politica anche con un rimborso più limitato. E' un gesto per far vedere che anche altri gruppi parlamentari possono farlo. Avere le idee non ha un costo. Questo è un inizio. Mentre ci sono persone che si suicidano nel paese perché perdono o non trovano lavoro, è fondamentale che la politica si riavvicini ai cittadini".

"Per me è emozionante oggi, dopo tre mesi in cui siamo stati tutti accusati" di non voler restituire le diarie "dimostrare che il Movimento quando dice qualsiasi cosa, la mantiene", ha detto Laura Bottici, questore 5 Stelle del Senato. "Restitution day è giorno del giudizio per vecchia politica che continua ad incassare soldi pubblici. Il M5S mantiene la parola" ha scritto in un tweet, il deputato del Movimento Riccardo Fraccaro, segretario dell'ufficio di presidenza della Camera.

"I soldi alla politica fanno male. Se li togli diventa una cosa bellissima", ha incalzato il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, che ha aggiunto: "400 milioni di euro l'anno per i vitalizi, 200mila stanziati per il circolo della Camera, 260 mila euro all'Unione interparlamentare. Questi sono solo alcuni dei numeri del dossier che abbiamo preparato sui costi del Parlamento. "Ci attendiamo azioni concrete e non spot, anche da parte del Quirinale", ha continuato Di Maio annunciando che la delegazione grillina in visita
mercoledì prossimo al Quirinale chiederà anche al Presidente della Repubblica di tagliare le spese del Colle. "Lo diciamo da sempre - ha spiegato - che il Quirinale costa troppo, così come la Camera e il Senato".

FONTE: repubblica.it

giovedì 4 luglio 2013

Porno con Sara Tommasi


Sara Tommasi serena, ragiona bene e tra qualche giorno sarà dimessa

Sono i produttori del film "Confessioni private", realizzato in un albergo di Buccino. Alla showgirl sarebbe stata ceduta della cocaina

Due persone, il produttore e l'organizzatore del film hard "Confessioni private", sono stati arrestati dai carabinieri di Salerno su mandato del gip perché responsabili di abusi sessuali verso la showgirl Sara Tommasi con l'aggravante di averle fatto assumere cocaina.

Le indagini dei militari dell'Arma, svolte anche con intercettazioni e su denuncia della stessa Tommasi, hanno rivelato  che i due, uno domiciliato a Roma e l'altro a Milano, approfittando di una fragilità psicologica della ragazza, la convinsero nel settembre 2012 a realizzare in un albergo del salernitano, a Buccino, un film pornografico, cedendole anche dosi di cocaina per realizzare le scene. La pellicola è stata sequestrata.

Nell'indagine, anche le testimonianze dirette conoscenti della Tommasi sullo stato di salute della showgirl.

FONTE: repubblica.it

lunedì 1 luglio 2013

Tecniche di comunicazione ovvero.... La comunicazione efficace.

Lanciato il primo corso di specializzazione sulla comunicazione dalla Itaca Service, in collaborazione con la Link Campus University di Roma. Si tratta del ciclo di studi maggiormente qualificativo del settore, dedicato a coloro che intendono migliorare le proprie tecniche di comunicazione: politici, insegnanti, professionisti o semplici appassionati, tutti pronti ad affinare le proprie qualità persuasive e non solo.....