mercoledì 11 giugno 2014

Camera, sì a responsabilità civile dei magistrati, governo battuto: almeno 34 franchi tiratori nel Pd



Arriva la responsabilità civile dei magistrati. L'aula della Camera ha approvato a voto segreto, con 187 sì e 180 no, l'emendamento in tal senso della Lega alla legge Comunitaria. La Lega aveva chiesto il voto segreto sul suo emendamento, riferito all'articolo 26 della Comunitaria. I deputati di M5S si sono astenuti. Governo e commissione avevano espresso parere contrario.

In base al testo approvato, proposto dal leghista Gianluca Pini, «chi ha subito un danno ingiusto per effetto di un comportamento, di un atto o di un provvedimento giudiziario posto in essere dal magistrato in violazione manifesta del diritto o con dolo o colpa grave nell'esercizio delle sue funzioni ovvero per diniego di giustizia può agire contro lo Stato e contro il soggetto riconosciuto colpevole per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e anche di quelli non patrimoniali che dertivino da privazione della libertà personale». Ettore Rosato del Pd, alla richiesta di convocazione del comitato dei Nove da parte di FI, ha detto che «questo testo deve ancora passare al Senato, dove verrà modificato».

C'è lo zampino di almeno 34 'franchi tiratori' del Pd nel voto alla Camera che ha visto il governo battuto su un emendamento della Lega sulla responsabilità civile dei giudici. Al momento del voto, con scrutinio segreto, erano infatti presenti in Aula 214 deputati del Pd su 293. Ma i no all'emendamento sono stati solo 180. Se si considera poi che tra i contrari all'emendamento ci sono anche alcuni deputati di Sc e Sel, due gruppi che hanno votato in ordine sparso, i dem che si sono astenuti o hanno votato a favore sono anche di più.

I commenti. «Ci sarà il Senato per modificare il testo» ha detto in aula Ettore Rosato del Pd. Ma Forza Italia difende il colpo a sorpresa: «Il voto segreto è protetto dalla Costituzione. È stata una votazione legittima» dice Francesco Paolo Sisto di Fi. Esultano i 5 Stelle: «La nostra decisione di astenerci ha tirato fuori tutta l'ipocrisia del Pd», dice il grillino Andrea Colletti in aula alla Camera. L'emendamento della Lega, passato nonostante il parere contrario di maggioranza e governo, prevede sanzioni più dure per i magistrati che commettono errori.



Anm: norma incostituzionale. «Presenta evidenti profili di illegittimità costituzionale» la norma sulla responsabilità civile diretta dei giudici introdotta dalla Camera - sostiene l'Anm (Associazione nazionale magistrati) - Ed è grave e contraddittorio che si indebolisca l'azione giudiziaria proprio mentre la magistratura è chiamata a un forte impegno contro la corruzione».

«Norma intimidatoria». «La responsabilità civile diretta nei confronti dei magistrati costituisce una lesione al principio dell'indipendenza - dice il presidente dell'Anm, Rodolfo Sabelli - perché finisce con il condizionare i giudici, nei cui confronti ha una forza intimidatoria. Non ha precedenti in altri ordinamenti e si presta a usi strumentali: nel senso che la possibilità di promuovere un'azione civile diretta potrebbe essere utilizzata per liberarsi di un magistrato ritenuto scomodo». Proprio per queste ragioni il leader dell'Anm ritiene che una riforma di questo tipo non possa essere varata dal Parlamento: «I profili di illegittimità costituzionale sono così evidenti che non credo che questa norma possa essere definitivamente approvata. Mi preoccupa però - aggiunge Sabelli - il segnale che viene dato: quello di un indebolimento dell'azione giudiziaria proprio mentre la magistratura è impegnata nel contrasto alla corruzione e in forte contraddizione con la volontà di rafforzare il ruolo dell'autorità anti-corruzione».

Prestigiacomo. «Con grande soddisfazione salutiamo il via libera alla Camera alla responsabilità civile dei magistrati grazie all'approvazione a scrutinio segreto dell'emendamento della Lega a cui Governo e relatore avevano dato parere contrario - dice Stefania Prestigiacomo - Si ottengono nello stesso tempo due risultati positivi da una parte finalmente si introduce, seppur manchi ancora il passaggio al Senato, una norma sacrosanta che l'Ue sollecita da mesi all'Italia e che abbatte un privilegio incomprensibile prevedendo la possibilità per chi ha subito un danno ingiusto di agire contro lo Stato e contro il soggetto riconosciuto colpevole per ottenere il risarcimento; dall'altra si aggiunge un altro importantissimo tassello nella ricostruzione dell'alleanza tra Fi e la Lega. Ora, auspichiamo che il provvedimento sia licenziato al più presto dal Senato».

Fabrizio Cicchitto. «Come nella passata legislatura c'è stato nuovamente alla Camera a scrutinio segreto un voto favorevole alla responsabilità civile dei giudici su emendamento presentato dalla Lega Nord. È evidente che il problema è maturo e ad esso va data una soluzione positiva fra Camera e Senato, con il contributo costruttivo del Governo». Lo afferma Fabrizio Cicchitto, deputato di Ncd.

Magistratura democratica. «Si indebolisce la magistratura con un grave attacco alla sua indipendenza e autonomia nel momento in cui indaga sulla corruzione, il vero male del Paese». Lo scrive su Twitter Anna Canepa, segretario generale di Magistratura democratica, a proposito dell'emendamento sulla responsabilità civile dei magistrati approvato alla Camera.

Presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo. «Un colpo di mano a freddo fatto in mezz'ora in sede di Comunitaria quando all'attenzione del Parlamento ci sono molte proposte di legge che entrano nel merito della responsabilità civile dei magistrati. Una discussione del genere andava affrontata in Commissione Giustizia senza utilizzare le leggi Ue per far passare un emendamento che l'Ue non ci chiedeva di approvare nel testo proposto dalla Lega». Lo ha detto il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo, del Pd, relatore della Legge europea 2013-bis, in un'intervista a Radio Radicale. Quanto ai voti ottenuti anche da parte della maggioranza che sostiene il governo Bordo ha detto: «Sullo stesso emendamento già due anni fa ci fu un voto trasversale, anche di una parte dei parlamentari del Pd. Mi sembra evidente che nel nostro partito c'è una sensibilità sull'argomento che richiede una seria riflessione. Credo che al Senato, dove passeranno ora le leggi europee, ci impegneremo perchè la norma, così come è passata, venga cambiata per tornare al testo proposto alla Camera dal governo e approvato dalla Commissione». 

Associazione nazionale magistrati. L'approvazione dell'emendamento sulla responsabilità civile dei magistrati «è un fatto molto grave» soprattutto perché «accade in un momento in cui la magistratura è fortemente impegnata di nuovo nel contrasto alla corruzione. E proprio ora si vorrebbe introdurre una norma che costituirebbe un forte indebolimento della giurisdizione». E l'allarme lanciato dal presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli. Per Sabelli è «contraddittorio che da un lato si dica a parole di volere rafforzare la lotta alla corruzione, si vuole rafforzare il potere del commissario anticorruzione, dall'altro la Camera approva una norma che di fatto indebolisce l'azione giudiziaria». La norma, conclude Sabelli è «uno strumento che mette nelle mani di una parte la possibilità di liberarsi di un magistrato 'scomodo' sia esso un pubblico ministero o un giudice».

Presidente della Commissione Giustizia della Camera. «È un gravissimo colpo di mano che introduce con un emendamento in Aula la responsabilità civile diretta del magistrato. È un grave attacco all'autonomia e all'indipendenza dei magistrati e ha il significato di un atto intimidatorio nei confronti delle inchieste in corso». Così la presidente della Commissione Giustizia della Camera Donatella Ferranti.

Rita Bernardini. «Grande soddisfazione per l'emendamento del leghista Pini passato per soli 7 voti oggi a Montecitorio. Dopo 27 anni viene così riscattato il voto popolare del 1987 quando con il "referendum Tortora" promosso dai radicali l'80,2% degli elettori pronunciò il suo sì alla responsabilità civile dei magistrati. Quel voto, purtroppo, fu tradito dal Parlamento che, con la Legge Vassalli, negò quanto deciso dal popolo italiano: è bene ricordarlo ora perchè il passaggio al Senato contiene mille insidie». Lo afferma Rita Bernardini, segretario dei Radicali.

FONTE: ilmessaggero.it

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