lunedì 5 ottobre 2015

Istat: "L'economia italiana si rafforza". Tesoro: "Entrate in crescita di 5,9 mld"

Istat: "L'economia italiana si rafforza". Tesoro: "Entrate in crescita di 5,9 mld"

La nota trimestrale dell'Istituto di statistica sottolinea il recupero sui versanti del lavoro e dei consumi. La ripresa si trasmette anche al Fisco, con il gettito in aumento sia dall'Irpef che dall'Iva nei primi otto mesi dell'anno

Migliora l'andamento del gettito fiscale italiano e, con la nota positiva dei consumi, anche le prospettive economiche del Belpaese. E' il dato composito che arriva da Tesoro e Istat. Secondo il Ministero dell'Economia, nel periodo gennaio-agosto 2015 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 272.253 milioni di euro, con un aumento del 2,2% (+5.880 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2014. Al netto dell'impatto delle quote di Bankitalia, che si era registrato lo scorso anno, l'aumento tendenziale è del 3%.

L'andamento economico. La nota mensile dell'Istituto di Statistica dice che "l'economia italiana si rafforza": l'indicatore "ha segnato a luglio un ulteriore aumento" che "conferma il proseguimento della fase espansiva" e suggerisce "una evoluzione positiva anche nei prossimi mesi". Ancora: "L'evoluzione dei prezzi rimane ancora moderata. Il quadro macroeconomico risulta comunque influenzato dal rallentamento del commercio mondiale", che paga la crisi cinese e il rallentamento dei mercati emergenti. A luglio il Pil italiano ha segnato "un ulteriore aumento", anche se di "intensità minore" rispetto ai mesi precedenti, con l'evoluzione dell'economia nel terzo trimestre che "appare connotata da una intonazione positiva".

Un paragrafo ad hoc nella nota è dedicato al recupero dei consumi: "Nel secondo trimestre del 2015, si è registrato un primo significativo segnale di miglioramento della spesa delle famiglie, (+0,4% in termini congiunturali, la variazione più elevata dal terzo trimestre 2010). L'incremento della spesa è stato in parte finanziato attraverso l'aumento del potere d’acquisto (+0,2%) e in parte attraverso un ricorso al risparmio, la cui propensione è scesa nel secondo trimestre di 2 decimi di punto all’8,7%. Nei primi sei mesi del 2015 il potere d’acquisto ha registrato una crescita dello 0,8% nei confronti dello stesso periodo del 2014". Guardando in prospettiva, "i segnali di miglioramento registrati nei comportamenti di spesa dei consumatori nel primo semestre dell’anno sono attesi proseguire nei prossimi mesi. Le indicazioni provenienti dal clima di fiducia delle famiglie, che rappresenta un indicatore anticipatore dei loro comportamenti, hanno infatti registrato risultati estremamente favorevoli nell'ultimo trimestre".

Il gettito. Nella nota del Tesoro, invece, si spiega che "la crescita delle entrate tributarie, registrata nei primi otto mesi dell'anno compensa ampiamente il venir meno del gettito dell'imposta sostitutiva sui maggiori valori delle quote di partecipazione al capitale della Banca d'Italia (previsti dalla Legge di stabilità 2014), pari a 1.692 milioni di euro, e dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione dei beni d'impresa e delle partecipazioni (sempre da Legge di stabilità 2014), pari a 236 milioni di euro, i cui versamenti erano stati previsti per il solo anno 2014". Ai fini di un confronto omogeneo "neutralizzando queste entrate straordinarie del 2014, le entrate tributarie erariali presentano una crescita tendenziale del +3,0% (+7.808 milioni di euro)".

Il miglioramento del quadro economico si evince dall'andamento di singole voci quali l'Irpef e l'Iva. Cresce l'incasso Irpef, infatti, del 3,8% (+4.103 milioni), per effetto principalmente dall'andamento positivo delle ritenute di lavoro dipendente (+3.456 milioni). Continua anche il trend positivo dell'Ires (+2,3%) e dell'Iva (+3,1%). I maggiori versamenti in autoliquidazione dei mesi di luglio (+20,8%, pari a +805 milioni) e agosto (+9,1%, pari a +147 milioni), spiega il Mef, "confermano un quadro
congiunturale in miglioramento rispetto all'anno scorso". All'aumento del gettito Iva, che cresce di 2,16 miliardi, contribuisce il buon andamento della componente interna e lo split payment (+3,8%, pari a 2,36 miliardi) mentre resta in calo il gettito delle importazioni extra Ue.

FONTE: repubblica.it

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