Accusata anche l'Ue di non prendere posizione contro la soglia del 42.5% per il premio di maggioranza
Beppe Grillo accusa il sistema partitico di star portando avanti un «colpo di stato» con la nuova legge elettorale per impedire al Movimento 5 stelle di vincere nel 2013 e spianare la strada a un Monti-bis. E ha accusato l'Unione europea di tacere. «Di fronte al colpo di Stato del cambiamento della legge elettorale in corsa e al tetto del 42,5% per il premio di maggioranza per impedire a tavolino la possibile vittoria del M5S e replicare il Monti bis, la Ue tace», ha scritto sul suo blog.
«C'E' DEL MARCIO A BRUXELLES» - Poi l'ironia: «Chissà forse ci farà una multa per divieto di sosta a Montecitorio. La commissione Europea per la Democrazia attraverso il Diritto ha sancito nel 2003 che gli elementi fondamentali del diritto elettorale, e in particolare del sistema elettorale, la composizione delle commissioni elettorali e la suddivisione delle circoscrizioni non devono poter essere modificati nell'anno che precede l'elezione, o dovrebbero essere legittimati a livello costituzionale o ad un livello superiore a quello della legge ordinaria - ha ricordato. «C'è del marcio a Bruxelles. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere», ha concluso.
LE CANDIDATURE - L'attacco del leader del M5S arriva in un momento delicato per il movimento che sta valutando su quali candidati puntare per entrare a Montecitorio. La scelta è caduta ancora una volta sulla rete attraverso la quale gli attivisti si devono registrare. Non è però concessa la possibilità a persone esterne al M5S di candidarsi.
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