Il ministro degli Esteri Lavrov: «Vogliono distruggere l’economia e provocare proteste popolari». Kiev: «Nel Sud-Est dell’Ucraina 7500 soldati russi»
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha accusato l’Occidente di puntare, attraverso le sanzioni per la crisi ucraina, ad un cambio di regime in Russia. «L’Occidente sta dimostrando senza ambiguità di non voler costringere la Russia a cambiare politica: vuole arrivare ad un cambio di regime», ha detto durante un intervento ad un convegno di esperti politici a Mosca.
Secondo il capo della diplomazia russa, le precedenti sanzioni contro altri paesi erano formulate in maniera «da non danneggiare il settore sociale e l’economia ma colpire l’elite in modo mirato. Ma adesso - ha proseguito Lavrov - è proprio l’opposto. I leader occidentali stanno dicendo apertamente che le sanzioni devono essere tali da distruggere l’economia e provocare proteste popolari». Per Lavrov, l’Occidente non punta «a cambiare la politica» russa, «cosa di per sé illusoria», ma a «cambiare il governo».
Intanto il ministro della Difesa ucraino Stepan Poltorak in un comunicato pubblicato sul sito internet ufficiale del dicastero denuncia che nel sud-est ucraino martoriato dalla guerra sono presenti 7.500 soldati russi.
FONTE: lastampa.it
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