«Domani appena atterrato a Roma mi reco da Napolitano per un chiarimento su come andare avanti».
La missione del governo italiano a New York «è stata un'occasione per presentare l'Italia», ma la positività di questi giorni «è stata rovinata da quello che è successo a Roma». «Non c'è alcun colpo di Stato in corso. In Italia c'è lo stato di diritto. Siamo di fronte all'arrovellamento attorno al futuro di una forza politica e del suo leader».
Lo ha detto il presidente del Consiglio Enrico Letta, durante una conferenza stampa a margine dei lavori della 68esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Una volta rientrato a Roma «voglio chiedere un chiarimento su Governo e su Parlamento», per capire «dove vogliamo andare» in vista della legge di stabilità, ha detto Letta. E proprio per questo il presidente del Consiglio ha annunciato di volersi recare domani al Quirinale dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano per definirne le modalità. «Deve esserci un chiarimento, all'interno del Governo e in Parlamento, dobbiamo verificare se c'è volontà di andare avanti, su quali prospettive e su che basi», ha detto il presidente del Consiglio. Quello che è successo a Roma, con un riferimento alle annunciate dimissioni di massa dei parlamentari del Pdl, «è stata un'umiliazione non per me ma per l'Italia».
«Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si conferma come punto di riferimento centrale per il nostro paese, una guida ferma. Condivido le sue parole dalla prima all'ultima». «Un chiarimento su dove vogliamo andare -ha proseguito il premier- perchè è assolutamente essenziale in questo momento dare chiarezza e stabilità. Ci troviamo di fronte al momento di preparazione della legge di stabilità, che sarà il cuore del progetto di rilancio del Paese nel prossimo anno. Un chiarimento che ritengo essenziale, dobbiamo andare in Parlamento a verificare se c'è la volontà di andare avanti, su quali prospettive, con quali comportamenti e su quali basi».
FONTE: ilmessaggero.it
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