La denuncia del locale comitato di quartiere. “Nessuno si è preoccupato di questo quartiere, colpito non solo dall’alluvione del 20 ottobre ma finito sott’acqua a dicembre dello stesso anno”
Bagnoletto – Quanto contano i residenti di Bagnoletto? Sono cittadini come tutti gli altri o figli di un dio minore? Perché domenica scorsa mentre il presidente del municipio XIII e l’assessore ai lavori pubblici effettuavano insieme ai tecnici della protezione civilesopralluoghi nelle zone a maggiorerischio idrogeologico, monitorando lo stato dei canali, non sono venuti anche a Bagnoletto?
“Riteniamo che, di fronte al rischio dialluvione e allagamento che abbiamo corso, avrebbero fatto meglio il sindaco e i rappresentanti del municipio XIII a coinvolgere tutti i comitati dei quartieri interessati, dove si vive il disagio idraulico e si conoscono le oggettive criticità”, dichiara Alessandro Ieva, presidente del comitato di quartiere Bagnoletto.
Ma così non è stato. E pur esprimendo il comitato tutta la solidarietà verso i residenti dell’Infernetto, di Centro Giano, di Stagni, di Saline e di tutti gli altri quartieri che come Bagnoletto vivono il dramma dell’ombrofobia, ovvero della pioggia e dei temporali,per il grave rischio idrogeologico che incombe, pure non può tacere che di Bagnoletto nessun rappresentante municipale si è interessato!
“E se da una parte abbiamo evitato la “sceneggiata”, dall’altra prendiamo atto della (scarsa) considerazione ricevuta, che saremo lieti di restituire, con pari attenzione, al momento debito”, sottolineano al comitato.
A questo riguardo il comitato replica con una certa indignazione. E, tanto per farla breve, precisa a Bagnoletto non solo non è arrivato neanche un sacchetto, ma nessuno si è preoccupato di chiederne l’eventuale esigenza o di preannunciarne l’arrivo. “Questa fallace dichiarazione è l’ennesima dimostrazione del fatto che “partecipazione e collaborazione con i comitati di quartiere” rappresentano un concetto abusato al quale, senza fatti concreti, ormai nessuno crede più e, dopo tali “uscite”, questo comitato di quartiere ancora meno”.
Il presidente Ieva, ricordando che garantire la protezione civile è obbligo delle istituzioni, invita gli amministratori a spiegare ai residenti di Bagnoletto perché questo quartiere, notoriamente a rischio, non sia stato presidiato come gli altri. “Ci chiediamo se i referenti politici del XIII municipio rappresentano tutti i residenti o solo quelli delle “roccaforti” che li hanno fatti eleggere”.
“Istituzioni e mezzi d’informazione certamente ricordano la data del 20 ottobre del 2011per l’evento straordinario che ha coinvolto tutti i quartieri e che si è concluso con la disgraziata morte di un cittadino straniero. Ma mentre si contavano i danni di quell’alluvione,il 12 dicembre dello stesso Bagnoletto era di nuovo sott’acqua. Con gli stessi danni dell’alluvione precedente”, puntualizza Ieva.
“E nonostante i diversi solleciti di Olive, attendiamo ancora che si attui sopralluogo congiunto (Acea ATO2, Municipio e CdQ) sulla condotta delle acque nere, promesso dal presidente Pierfrancesco Marchesi, il 7 maggio 2012 - in occasione della commissione lavori pubblici - e ritenuto necessario dal presidente Luigi Zaccaria l’ 8 maggio del 2012 – in occasione di Commissione Sicurezza”.
FONTE: Maria Grazia Stella (ostiatv.it)
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