Ieri il locale comitato di quartiere, preoccupato per l’arrivo della stagione delle piogge, ha effettuato un sopralluogo rilevando che gli interventi di ricalibratura del canale Nuovo Bagnolo non sono iniziati. “Saremo ancora una volta in balia delle nostre paure ombrofobiche?”, si chiedono i cittadini
Bagnoletto – Maltempo, fine estate e temporali. E tanta paura di ritrovarsi con le case allagate, sommersi dall’acqua e dal fango, così come è accaduto lo scorso anno. Perché Bagnoletto, quartiere dell’hinterland lidense, è una delle aree del municipio XIII a rischio idrogeologico. Una delle zone che si allagano, dove i cittadini in diverse occasioni hanno dovuto combattere con il fango ed essere messi in salvo dai vigili del fuoco.
Lo sanno bene i residenti che ieri mattina, dopo l’allerta diffuso dalla protezione civile, rappresentati dal comitato di quartiere Bagnoletto, hanno effettuato un sopralluogo presso le idrovore e il canale Nuovo Bagnolo per verificare lo stato dei lavori di messa in sicurezza.
Nell’incontro che si era svolto lo scorso 26 giugno presso la sede del Consorzio di bonifica Tevere e Agro romano tra il comitato e il direttore, dottor Matturro, il funzionario li aveva rassicurati che i lavori programmati sul canale Nuovo Bagnolo sarebbero iniziati entro il mese di luglio. In particolare si sarebbe provveduto all’abbassamento e al potenziamento delle pompe idrovore, all’ampliamento della vasca di raccolta e alla ricalibratura del canale.
Ma qualche settimana più tardi, il 18 luglio, il comitato aveva ricevuto una nota dal CbTar nella quale si informavano i cittadini che per i lavori sul canale Nuovo Bagnolo “l'impresa ha rinunciato ad eseguire i lavori ed il consorzio sta procedendo con una nuova gara. Nel mese di luglio è prevista l'aggiudicazione definitiva dei lavori”. Questa la comunicazione ufficiale.
“Ieri, a differenza del precedente sopralluogo condotto il 14 luglio dove in effetti non vi era segno di alcun inizio lavori, quello di ieri ha permesso di evidenziare che qualcosa è in corso”, dichiara Alessandro Ieva, presidente del direttivo.
Per la precisione, è stata realizzata una diga di terra probabilmente per intervenire sulle pompe senza che l'acqua possa creare problemi nella lavorazione. Ci sono inoltre accenni di scavi per l'ampliamento della vasca di raccolta, ma per quanto concerne la ricalibratura del canale non si riscontrano interventi in fase di esecuzione. Il comitato avrebbe piuttosto rilevato il “bisogno di una manutenzione più accurata visto che proprio nel canale sono presenti materiali che potrebbero ostruire il flusso dell'acqua, tra i quali persino un frigorifero”.
Insomma, degli interventi promessi è stato fatto pochino. “Temiamo che con l’inizio delle piogge questi lavori saranno fermati e ripresi la prossima estate, lasciando ancora una volta i cittadini in balia delle loro paure ombrofobiche”, hanno affermato al termine del monitoraggio. Una paura, quella della pioggia, che in questo caso è purtroppo più che giustificata.
Autore: Maria Grazia Stella (ostiatv.it)
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