Domani la Stabilità alla Camera, idea fiducia. Via al fondo per tagliare il cuneo fiscale
Letta incontra i sindacati a Palazzo Chigi:
più risorse per il lavoro. La Commissione al lavoro: tetto di 300mila
euro per cumulo reddito-pensione. Via libera alla sanatoria sulle
spiagge, il governo ritira l'emendamento Consob e dà l'ok al fondo
taglia-cuneo. Salta la Tasi leggera, il tetto torna al 2,5 per mille. Ok
a stadi ed esodati. Brunetta: "La Commissione è un suk"
Mentre procedono i lavori sulla Legge di
Stabilità, con le proposte di governo e relatori destinate alla
Commissione Bilancio della Camera, il governo pensa di ricorrere alla
fiducia anche a Montecitorio per sbloccare nel minor tempo possibile la
Manovra. La notizia è arrivata dal sottosegretario all'Economia, Pierpaolo Baretta, che parlando a Radio Anch'io
ha detto "è possibile che ci sia" una richiesta del governo di porre il
voto di fiducia a Montecitorio. Per Baretta si tratta di una decisione
che "viene sempre presa all'ultimo minuto, anche sulla base degli
emendamenti". Il sottosegretario segnala la "necessità di chiudere entro
il 23". Se "non c'è una condivisione di tutti i gruppi o se c'è un
inasprimento" della discussione in Aula sarà possibile chiedere la
procedura accelerata, visto "che dobbiamo garantire che la Legge di
Stabilità si chiuda nei tempi obbligatori".
Proprio in tema di
tempistiche, si registra uno slittamento da oggi a domani mattina, alle
8.30, l'avvio dell'esame del disegno di legge, accompagnato a quello di
bilancio, da parte dell'Aula della Camera: la decisione è stata presa
dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Le votazioni sui
provvedimenti sono previste a partire dalle 15.
Che il clima non sia dei più concilianti è poi testimoniato dalle parole di Renato Brunetta (capogruppo di Fi); dagli stessi microfoni e parlando della
Manovra, Brunetta ha detto di aver "visto delle cose inenarrabili. Ho
visto un suk in Commissione Bilancio. La maggioranza era riunita con il
governo non per trovare soluzioni per gli italiani ma per fare
marchette, provvedimenti ad personam per singole categorie, al fine di
acquisire i consensi", il suo giudizio.
Il leader degli industriali, Giorgio Squinzi,
si è detto scettico sul provvedimento, anche se ha ribadito che "non
c'è alternativa". Il numero uno di Confindustria, aggiungendo il suo
punto di vista sulla situazione del Paese, ritiene "giustificate" le
proteste dei cosiddetti Forconi anche perché "purtroppo il malessere è
molto diffuso". Anche se, in ogni caso, stigmatizza il comportamento
tenuto dai manifestanto in questi giorni: "In nessun caso - sottolinea
Squinzi - le conseguenze della crisi devono sfociare in azioni di
protesta violenta che vanno condannate fermamente. Bloccare il paese e
il lavoro non serve a risolvere i problemi".
Mentre impazza insomma la polemica politica, il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha incontrato per due ore a Palazzo Chigi i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl,
Susanna Camusso, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Giovanni
Centrella. Sul tavolo le richieste di modifica alla stabilità. Nel corso
della riunione, secondo
Quanto si apprende da fonti sindacali, si è
parlato dell'emendamento governativo sul fondo taglia-cuneo per imprese e
lavoratori. Inoltre, è stata affrontata, in generale, la situazione del
paese e da parte di letta è arrivato un invito al senso di
responsabilità. Centrella ha detto che al governo "stanno lavorando per
portare maggiori risorse per ridurre la pressione fiscale sui
lavoratori. C'è l'intenzione di fare questo". Nel fine settimana i
sindacati avevano protestato
a Montecitorio proprio per chiedere maggior tutela di redditi da lavoro
e pensioni. Per Bonanni "ci sono segnali" ma "non è tutto quello che ci
aspettiamo".
In attesa degli ulteriori sviluppi, dunque, si
registra nella notte il via libera della commissione Bilancio a un
emendamento che introduce un tetto di 300 mila euro al cumulo tra redditi da pensione e redditi
da lavoro per i dipendenti pubblici. L'emendamento, presentato dal Pd e
poi riformulato con il parere favorevole del governo, prevede che il
tetto del cumulo valga anche per "i vitalizi, anche conseguenti a
funzioni pubbliche elettive". Mentre "sono fatti salvi i contratti in
corso fino alla loro naturale scadenza". Infine, prevede che "gli organi
costituzionali applichino i principi di cui al presente comma nel
rispetto dei propri ordinamenti". Non viene dunque previsto un divieto
di cumulo, bensì viene posto un tetto massimo. "Chi percepisce una
pensione, se svolge anche un'altra attività pubblica, sa che non può
andare oltre i 300mila euro", ha spiegato in comissione il relatore alla
Stabilità, Maino Marchi.
Stando sempre ai contenuti della Legge,
il governo, tramite il vice ministro Stefano Fassina, ha annunciato il
ritiro dell'emendamento che portava da 3 a 5 il numero dei componenti
del Consiglio direttivo della Consob. Nella notte la Commissione ha approvato anche un emendamento che proroga di un anno, dal 2016 al 2017, gli indennizzi per le aziende in crisi. E uno, a firma di Ettore Rosato del Pd, che mette fine alla duplicazione delle banche dati per gli autoveicoli:
verrà istituito un unico archivio telematico nazionale per il Pra e la
motorizzazione in modo da ottenere un risparmio. Ancora, dalla
Commissione arriva l'ok all'emendamento del relatore che prevede una sanatoria dei contenziosi sui canoni e gli indennizzi per l'utilizzo dei beni demaniali marittimi
e che stabilisce un riordino della normativa sulle concessioni
demaniali da effettuare entro maggio. La proposta di modifica prevede
che il soggetto interessato possa pagare in un'unica soluzione il 30%
delle somme dovute all'erario o rateizzare fino a un massimo di 6
tranche annuali un importo pari al 60% del dovuto oltre gli interessi
legali. La domanda per aderire alla sanatoria dovrà essere presentata
entro il 28 febbraio.
Slitta invece ufficialmente il pagamento della mini-Imu
del 2013 al 24 gennaio 2014., dall'iniziale 16 gennaio. Via libera pure
all'applicazione dell'imposta sostitutiva al 12% sulla rivalutazione
delle quote della Banca d'Italia e al fondo taglia tasse per le imprese e i lavoratori con le risorse della spending review
e derivanti dalla lotta all'evasione fiscale. Ne beneficeranno "in
egual misura" imprese e lavoratori. Le risorse destinate ai lavoratori
dovranno essere divise con i pensionati; mentre per quanto riguarda le
imprese, la quota va ripartita tra attività produttive, lavoratori
autonomi e imprese in contabilità semplificata.
Sul versante degli esodati, si prevede lo stanziamento di 950 milioni
di euro dal 2014 al 2020 per salvaguardare altre 17 mila persone (il
testo contiene già la tutela per 6 mila soggetti). E' passato anche
l'emendamento per l'ammodernamento e la costruzione di impianti
sportivi, ma senza la realizzazione di nuovi complessi di edilizia
residenziale. Tra i nodi che restano da sciogliere ci sono quelli della Tobin tax e della Tasi leggera.
Per entrambi si va verso un nulla di fatto. La nuova tassa sulla casa
resterà quindi nella formulazione approvata dal Senato che vede una
forbice dell'aliquota tra l'1 e il 2,5%. Tetto quest'ultimo, viene
evidenziato, inferiore di un punto, comunque, alle richieste dei Comuni.
FONTE: repubblica.it
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