venerdì 13 dicembre 2013

Letta: «In Cdm abolizione finanziamento ai partiti entro l'anno, l'ho promesso»



«Avevo promesso ad aprile abolizione finanziamento pubblico partiti entro l'anno. L'ho confermato mercoledì. Ora in Cdm manteniamo la promessa». Lo scrive su Twitter il premier Enrico Letta. Un tweet simile è arrivato da Gaetano Quaglierello, ministro per le riforme e dal vice premier Angelino Alfano: «In Cdm abbiamo appena abolito il finanziamento pubblico ai partiti. Per decreto. Impegno mantenuto!». Matteo Renzi, che si preparava ad annunciare un provvedimento simile domenica a Milano, per il momento non commenta, ma rilancia dal suo profilo Twitter il messaggio di Letta.
In una conferenza stampa Letta spiega: «E' la linea che avevamo indicato dall'inizio, è il programma di governo. Adesso è legge. I cittadini potranno contribuire volontarimanete attraverso il sue per mille». «Quando il governo è nato - prosegue Letta - tra le priorità aveva l'abolizione del finanziamento con una riforma e un nuovo sistema basato sulla volontarietà dei cittadini e indicammo entro fine anno il termine perché la riforma ha una fase transitoria e scavallando l'anno ci sarebbe stato un rinvio».
Nel Dl sullo stop al finanziamento pubblico ai partiti «c'è l'obbligo di certificazione esterna dei bilanci dei partiti. Negli anni scorsi uno dei grandi probemi è statà l'opacità dei bilanci, questo meccanismo molto stringente renderà impossibile che si torni agli scandali degli anni scorsi».

Grillo «Basta con le chiacchere Enrico Letta. Restituisci ora 45 mln di euro di rimborsi elettorali del Pd a iniziare da quelli di luglio». Così Beppe Grillo, in un tweet , commenta il via libera del cdm all'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, rilanciando l'hashtag '#bastaunafirmà. «Per rinunciare ai finanziamenti pubblici è sufficiente non prenderli come ha fatto il M5S che ha rinunciato a 42 milioni di euro. Il decreto legge di Letta è l'ennesima presa per il c....» conclude il leader dei Cinque Stelle.

Forza Italia contraria «Il governo Letta la presenta come una conquista, io penso invece che l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti sia un grave errore che inciderà profondamente ed in negativo sulla qualità della nostra democrazia». Lo dichiara il senatore Fi-Pdl Altero Matteoli. Mentre per Sandro Bondi si tratta di un decreto «contra personam», che colpisce, limitando i finanziamenti da parte dei cittadini, Silvio Berlusconi: un intento che Bondi attribuisce anche agli Ncd che oggi «si scoprono improvvisamente moralizzatori della politica».

FONTE: ilmessaggero.it

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